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Cronaca

Mercato del pesce, Toti si offre per "trattare" col Comune

Dall'incontro organizzato ieri in Regione, la richiesta agli operatori di inviare un documento con la lista delle criticità di Ca' de Pitta, e la promessa di fare da intermediario con Tursi

Come annunciato nei giorni scorsi, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha incontrato gli operatori del mercato del pesce di Genova, sul piede di guerra ormai da dieci giorni per il trasferimento a Ca’ de Pitta, per discutere di tutte quelle «criticità presenti nella struttura che impediscono il regolare svolgimento dell’attività». 

Un incontro cui hanno preso parte rappresentati di grossisti, dettaglianti e associazioni di categoria, oltre che l’assessore alla Pesca, Stefano Mai, l’assessore al Commercio, Edoardo Rixi, e i rappresentanti di Asl e Camera di Commercio, al termine del quale gli operatori hanno promesso di inviare un documento con la lista di tutto ciò che è necessario modificare affinché la struttura della Valbisagno diventi ufficialmente la sede operativa del mercato ittico.

Grande assente, il sindaco Marco Doria, che proprio ieri aveva motivato la decisione di non partecipare al confronto spiegando di essere disponibile a programmare un incontro soltanto nel caso in cui «la Regione intenda intervenire con misure di finanziamento a sostegno dei mercati ittici di tutta la Liguria».

Toti ha ribadito agli operatori la disponibilità della Regione a fare da tramite con il Comune di Genova per le loro richieste, e anche a «intervenire, dove possibile, anche reperendo adeguati fondi nell’ambito delle vigenti normative, per superare eventuali criticità strutturali che siano sanabili in tempi brevi, in modo da consentire la prosecuzione regolare delle attività della filiera ittica genovese». 

Un altro aspetto emerso durante il confronto è quello del tempo da trascorrere a Ca’ de Pitta: per grossisti e operatori, la nuova piastra è da considerarsi «temporanea», in attesa dell’individuazione di una soluzione definitiva su un’area alternativa, che possa costituire un volano di sviluppo non solo del ramo commerciale del settore ittico locale, ma di tutta la filiera della pesca oltre che una valida opportunità di crescita per la città di Genova. 

«A questo proposito - fa sapere Toti - Regione Liguria ha offerto agli operatori la propria disponibilità per costituire, con tutti i soggetti istituzionali e privati interessati, una cabina di regia al fine di individuare nei futuri sviluppi urbanistici un luogo idoneo a sviluppare tutte le potenzialità di un moderno mercato ittico, anche alla luce dei progetti esistenti»

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