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Cronaca Centro Storico / Giardini Emanuele Luzzati

Ai Luzzati secondo giorno di mercatino. Che attira anche i turisti

Procede sinora senza intoppi il trasferimento (temporaneo) dei venditori di corso Quadrio. Ad aggirarsi tra i banchi anche qualche turista

Entra nel vivo il mercatino sperimentale dei Giardini Luzzati, che ha preso il posto del tanto contestato progetto Chance di corso Quadrio: all’indomani dalla prima giornata, coincisa con la “liberazione” dell’area sotto le Mura della Marina, i venditori che hanno deciso di trasferirsi nello spazio sopra piazza delle Erbe, in centro storico, in mattinata sono tornati a occupare i tavoli messi a disposizione per esporre la merce, attirando anche qualche turista.

Mercatino ai Luzzati, secondo giorno tra residenti e turisti | Foto

A confermare la buona partenza del progetto è Marco Montoli, presidente della cooperativa Il Cesto, coordinatore del progetto e gestore dei Giardini Luzzati: «Oggi la situazione inizia a essere più definita e regolare. Mercoledì mattina abbiamo avuto qualche problema legato agli afflussi per la registrazione, ma stamattina siamo riusciti a gestire le nuove registrazioni in modo veloce e già poco dopo le 8 i venditori hanno iniziato ad allestire i tavoli». 

Come già spiegato dall’assessore comunale alla Legalità, Stefano Garassino, il mercatino ai Luzzati è una sistemazione provvisoria in vista del trasferimento definitivo al piano terra del mercato all’ingrosso dei fiori, a San Quirico: i venditori che avevano aderito all’ormai finito progetto Chance trascorreranno due settimane nei Giardini seguendo un percorso di formazione propedeutico al trasloco, pagando un euro al giorno (la tariffa rimarrà invariata in futuro) per l’occupazione dei tavoli. E nel secondo giorno di attività la partecipazione resta elevata: «Abbiamo affidato circa 80 tavoli e registrato una decina di nuovi venditori - racconta ancora Montoli - Anche se l’iniziativa è stata pubblicizzata la voce deve ancora spargersi, inoltre siamo ad agosto, e fa molto caldo. Vedremo passato Ferragosto cosa succederà».

Tra i diktat fissati da Garassino per la buona riuscita del progetto, il divieto di mettere in vendita oggetti di valore superiore ai 50 euro, per scongiurare il rischio che compaia merce di dubbia provenienza. Una regola che i venditori (controllati dagli operatori) sembrano rispettare: sui tavoli sono ammassati bambole, peluche, piccoli oggetti d’arredamento, giocattoli, soprammobili, abiti e scarpe, tutto di seconda mano, tra cui si aggirano altri venditori, curiosi e sì, anche qualche turista che da stradone Sant’Agostino è arrivato ai Luzzati esplorando il centro storico.

«I turisti in effetti sono passati - conferma Montoli - Molti sono abituati a girare l’Europa, e non sono nuovi a questo genere di mercatini delle pulci all’aperto. Anche qualche residente è venuto, anche se non abbiamo ancora molte richieste di adesione per la vendita. Ma abbiamo già un gruppo di mamme della zona che partecipa allo sbarazzo al sabato, e quando questo mercatino verrà spostato nella sede definitiva abbiamo intenzione di riutilizzare i tavoli per lo sbarazzo dei residenti».

Intorno alle 11.30, come da accordi, i venditori iniziano a rimettere la merce in sacchetti, borse e zaini e a liberare l’area: «Abbiamo un iter ben preciso da seguire: i venditori possono stare qui dalle 8 a massimo mezzogiorno, poi devono lasciare libera la piazza. A quel punto gli operatori si occupano di risistemare e pulire affinché i Giardini possano tornare alla consueta attività».

Il trasferimento sembra dunque filare liscio - anche se si è solo all’inizio - ma le critiche non mancano: qualche residente, come confermato anche da Montoli, ha già manifestato disappunto per la scelta di collocare il mercatino in una zona riqualificata con molta fatica, ma la cooperativa è fiduciosa che si possa trovare un equilibrio: «L’importante è che le critiche siano costruttive. Accettiamo volentieri consigli, soprattutto da parte di chi il centro storico lo vive tutti i giorni, per migliorare. La speranza è che anche chi è contrario venga a osservare e vedere come va, prima di criticare basandosi su pregiudizi radicati. Però noi siamo qui apposta per ascoltare».

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