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Cronaca

Università, la carica degli aspiranti medici

Oltre 1.100 candidati per poco più di 220 posti: anche a Genova, martedì 5 settembre è stato il giorno più difficile per centinaia di studenti

Oltre 1.100 candidati per poco più di 220 posti: anche a Genova, martedì 5 settembre è stato il giorno più difficile per le centinaia di aspiranti medici che hanno messo a frutto un’estate (e, in certi casi, un intero anno, se non due) di studio per provare il test di ammissione alla facoltà di Medicina.

L’appuntamento era per le 8 davanti  al Polo Didattico Biomedio di corso Gastaldi per la suddivisione dei candidati: inizio prova ore 11, anche se per molti la tensione era talmente tanta da spingerli a presentarsi alla sede d’esame già alle 7, libri alla mano, per ripassare e raccogliere la concentrazione. In totale sono 222 i posti disponibili per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, 20 quelli per Odontoiatria e Protesti Dentaria. E a mettersi alla prova, sperando nella graduatoria nazionale, sono arrivati ragazzi provenienti da diverse regioni, tra cui Toscana e Piemonte.

Il 19enne Lorenzo Grasso, per esempio, è partito da Alessandria con i genitori e la sorella per cercare di aggiudicarsi un posto a Odontoiatria: «Ha studiato tanto - confermano mamma e papà, in attesa all’uscita moltissimi altri parenti e amici degli studenti - Lui era agitato, ma sicuramente lo siamo di più noi: incrociamo le dita, e speriamo bene». Benedetta Berrini, anche lei 19 anni, è invece arrivata dalla Lunigiana: «Non sono in grado di fare pronostici, anche se devo dire che il test era fattibile. Sono venuta da sola, e adesso vado a prendere il treno per tornare a casa».

Test ammissione facoltà di Medicina

Bianca Capocaccia, diplomata lo scorso luglio alla Scuola Americana di Genova, è meno ottimista: «Mi preparo per questo esame da due anni, vorrei specializzarmi in chirurgia maxillo-facciale - spiega corrucciata - Era più difficile dell’anno scorso, si entrava con 64 punti e immagino che quest’anno sarà più basso. Ne ho lasciate 6 bianche, potevo fare meglio, ma bisogna aspettare i risultati per capire se riuscirò a realizzare il mio sogno».

Più sereno, invece, Federico Mij, 19enne di Savona, complice il fatto che «ero già indeciso sul fare o meno il test, Economia è un’altra opzione, che non è una seconda scelta ma una prima scelta tanto quanto Medicina. Questo test quindi l’ho sentito, ma non così tanto come chi tiene a fare solo questo. Non era più difficile dello scorso anno, secondo me - aggiunge - Forse più lungo, e dunque il tempo era poco. Ma mi sono preparato bene, ho due genitori medici che mi hanno aiutato spiegandomi cose che, se lette nei libri, possono risultare molto difficili».

La preparazione di certo è stata tanta, così come tante sono le speranze e le aspettative dei giovani aspiranti medici. Che per conoscere il loro destino dovranno aspettare il 20 settembre, giorno in cui, stando alle stime dei dirigenti, dovrebbero arrivare i risultati. 

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