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Cronaca

Mazzette ai necrofori: cinque indagati per corruzione

Secondo l'indagine, alcuni addetti alle camere mortuarie del San Martino avrebbero accettato soldi dagli agenti di determinate pompe funebri indirizzando da loro, in cambio, i parenti dei defunti

La prassi, secondo il pubblico ministero Massimo Terrile, era chiara e consolidata: alcuni necrofori addetti alle camere mortuarie dell'ospedale San Martino di Genova avrebbero ricevuto sistematicamente "mazzette" dagli agenti di determinate pompe funebri, indirizzando in cambio da loro i parenti dei defunti. Tutto ciò almeno dal 2010, ma con un decisivo aumento degli episodi soprattutto nell'ultimo anno.

Così è nata un'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, e nel mirino sono finite cinque persone, tra necrofori e agenti di pompe funebri, iscritte nel registro degli indagati.

È partito tutto da un esposto di Franco Rossetti, rappresentante legale di Asef, l'azienda di servizi funebri comunale, dopodiché la Finanza ha perquisito gli armadietti dei necrofori e gli uffici delle pompe funebri sospettate, acquisendo documentazione cartacea.

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