I carabinieri del Nucleo Investigativo di Genova hanno smantellato un giro di spaccio di droga nel quartiere di Marassi. Tre persone, già detenute per altre cause, si sono viste notificare un'ordinanza di custodia cautelare. Si tratta di tre cittadini italiani, tutti residenti a Genova. L'indagine denominata 'Madagascar' è stata coordinata dalla locale Procura della Repubblica e condotta nell'arco temporale fra giugno e dicembre 2017.

L'attività dei carabinieri ha consentito di accertare le responsabilità dei tre soggetti (A. F. nato nel 1968 e originario di Reggio Calabria; A. F. P. di origini ecuadoriane, nato nel 1991; V. B. originario della provincia di Lecce e nato nel 1964) in diversi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti come marijuana e hashish, smerciate nella zona di Marassi, portando nel suo corso all'arresto in flagranza di cinque persone per detenzione ai fini di spaccio e al sequestro di complessivi 1,2 chilogrammi di marijuana e 2,5 chilogrammi di hashish, nonché al rinvenimento di una pistola P38 illegalmente detenuta, con matricola abrasa, insieme a 56 (cinquantasei) cartucce calibro 7,65.

Il primo arresto in flagranza è stato effettuato ad agosto, quando un cittadino colombiano, dopo essersi procurato la droga presso uno degli indagati, fu fermato in flagranza a bordo di un autobus nei pressi dello stadio di Marassi, venendo trovato in possesso di mezzo chilo di hashish. A seguire, uno degli indagati e la propria convivente sono stati tratti in arresto a settembre per il possesso di circa 2,5 chilogrammi tra marijuana e hashish rinvenuti all'interno della loro abitazione, insieme a denaro contante pari a 2.500 euro e materiale vario per il confezionamento delle dosi.

Infine, a dicembre dello scorso anno un altro dei tre indagati è stato tratto in arresto per aver ceduto circa 400 grammi di hashish ad altro soggetto, quest'ultimo resosi responsabile anche della detenzione di un'arma P38 clandestina da sparo e svariate munizioni, rinvenute in un magazzino nella sua disponibilità durante le attività di perquisizione.

I provvedimenti cautelari sono stati notificati presso il carcere di Marassi, dove due dei destinatari sono detenuti per altra causa, e a Livorno, presso l'abitazione in cui il terzo soggetto era sottoposto al regime degli arresti domiciliari per altra causa. Quest'ultimo, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Livorno.