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Cronaca

Uno maltratta da anni moglie e figlio, l'altro la compagna disabile: scatta il codice rosso

Determinanti l'utilizzo del gesto universale antiviolenza e il rapporto di fiducia instaurato con gli agenti

Nell'ultima settimana (4-10 marzo 2024 ndr) sono stati due gli interventi eseguiti dal nucleo codici rossi della polizia locale a tutela delle fasce deboli, a seguito di segnalazioni inviate alla procura della Repubblica di Genova, che ha chiesto e ottenuto dal gip l'emissione di misure cautelari nei confronti dei presunti responsabili.

La prima misura ha riguardato un nucleo familiare di extracomunitari nel quale, da svariati anni, venivano perpetrati continui maltrattamenti nei confronti di una donna e del figlio minore. A fare emergere il dramma è stata la prontezza di lei nel segnalare la situazione attraverso il gesto universale antiviolenza in occasione di una visita medica domiciliare.

A seguito di un'immediata segnalazione alla polizia giudiziaria, entrambi sono quindi stati messi in sicurezza all'interno di una casa protetta. Domenica 10 marzo 2024 nei confronti del marito è stata emessa una misura cautelare di divieto di avvicinamento a moglie e figlio oltre all'utilizzo del braccialetto elettronico.

Il gesto universale antiviolenza consiste nel mostrare una mano con il pollice piegato nel palmo e piegando le altre dita verso il basso, chiudendo il pollice tra le dita, come per 'intrappolarlo' simbolicamente.

Analoghi provvedimenti sono stati attuati nel secondo caso, che vede al centro un uomo italiano, responsabile di numerosi atti persecutori nei confronti dell'ex compagna, culminati con recenti aggressioni e sottrazioni di beni personali della vittima. L'intervento è stato reso possibile dal rapporto di fiducia, che la ragazza, disabile, aveva instaurato con gli operatori intervenuti mesi fa a seguito di un litigio della giovane coppia.

Quell'episodio, a seguito della decisione della donna di non sporgere querela, venne formalmente archiviato. Tuttavia in quella circostanza gli operatori le fornirono un recapito telefonico con l'invito e il suggerimento di non esitare a chiedere aiuto nel caso in cui la situazione fosse ulteriormente peggiorata, come poi effettivamente avvenuto.

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