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Cronaca Lungomare Giuseppe Canepa

Lungomare Canepa e il "muro della discordia", Tursi: «Soluzioni entro fine mese»

Affrontato in consiglio Comunale il tema della situazione di disagio vissuta dai residenti della zona, che da mesi subiscono le conseguenze dell'allargamento della strada

Dopo le proteste dei residenti, e l’istituzione di un apposito comitato incaricato di tutelarli e dar loro voce, il “muro della discordia” di lungomare Canepa approda in consiglio Comunale.

Nel pomeriggio di martedì, infatti, Luca Pirondini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Comune, ha chiesto all’amministrazione comunale chiarimenti sulla situazione di disagio che gli abitanti della zona stanno vivendo per i lavori di ampliamento a sei corsie dell’arteria del ponente cittadino, aggravata nelle ultime settimane dalla creazione di una sorta di “muro di contenimento” a pochi centimetri dalle case. A oggi, però, sembra che non vi siano ancora soluzioni in grado di migliorare le condizioni dei proprietari e degli affittuari delle case che si affacciano su lungomare Canepa, principalmente per ragioni di tipo normativo.

«Si tratta di una strada a scorrimento veloce e, per farla rimanere tale e mantenere il relativo finanziamento, ci sono vincoli normativi - ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Fanghella - Abbiamo avuto un incontro con Sviluppo Genova, Anas e Società per Cornigliano, dove abbiamo chiesto di ridurre lo spazio delle corsie a vantaggio delle case, ma la normativa prevede che ci sia una distanza di sicurezza, dato che la strada è, appunto, a scorrimento veloce. Ho anche chiesto se si può modificare il muro, ma hanno risposto che non è possibile perché questo deve essere in grado di sostenere eventuali impatti causati da incidenti».

Il problema va dunque fatto risalire al progetto iniziale, che stando a quanto dichiarato dalle Officine Sampierdarenesi, da tempo impegnate sul territorio, non recava traccia del tanto contestato muro. Da parte del Comune è arrivata la richiesta, rivolta a Sviluppo Genova, Anas e Società per Cornigliano, di trovare una soluzione entro la fine di marzo, in modo da dare risposte concrete ai residenti. Che nel frattempo continuano a portare avanti la raccolta firme della petizione con cui chiedono di rivedere il progetto, sfruttando la variante in corso d’opera per realizzare una fascia di rispetto lungo il confine tra strada e abitato, riservata interamente al quartiere, l’installazione di barriere acustiche e siepi pre abbattere l’inquinamento generato dalla nuova strada, e il ridimensionamento generale del progetto.

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