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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro / Viale Sauli

Liceo Klee-Barabino: entro tre settimane la scala di sicurezza

Due, al massimo tre settimane per la nuova scala di sicurezza che la Provincia installerà sui primi tre piani del liceo artistico Klee-Barabino di viale Sauli

Genova - Due, al massimo tre settimane per la nuova scala di sicurezza che la Provincia installerà sui primi tre piani del liceo artistico Klee-Barabino di viale Sauli. Nell’annunciare l’intervento il commissario Piero Fossati fa il punto di tutta la situazione dell’edilizia scolastica «sotto la scure di tagli sempre più devastanti per il nostro ente, ma anche alla luce dell’impegno e dell’azione continua, in condizioni difficilissime, dei nostri tecnici e di tutto il personale del settore per la sicurezza degli edifici».

Intanto un dato: «qualcuno – dice Fossati - ha scritto che le scuole sono ‘quasi tutte fuori norma’, ma non è as:solutamente così, almeno per quanto riguarda le superiori, di nostra competenza: su 86 attività scolastiche ospitate in 70 diversi edifici,  il 60% è già in possesso delle certificazioni di prevenzione antincendi o ne è in corso le presentazione al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova con i quali collaboriamo regolarmente e proficuamente, per affrontare nel miglior modo possibile, anche in una drammatica carenza di fondi per i tagli al bilancio, lo stringente dettato normativo sulla sicurezza».

Per il Klee-Barabino la Provincia «sta facendo assolutamente tutto il possibile, come le sue strutture hanno sempre fatto da quando, nel 2006, l’edificio di viale Sauli è diventato di competenza del nostro ente, tramite una convenzione con il Comune di Genova, proprietario dell’immobile, che ne aveva curato sino al 2005 gestione e manutenzione».

La norma di prevenzione antincendi per le scuole è un decreto ministeriale del 26 agosto 1992 e quattordici anni dopo la scuola avrebbe dovuto essere trasferita alla Provincia con gli adeguamenti previsti dal decreto, ma questo non è avvenuto.

«Sia chiaro – avverte il commissario – che non abbiamo alcuna intenzione di scaricare responsabilità su altri enti, perché anche i Comuni hanno avuto e hanno molte difficoltà economiche a realizzare adeguamenti nei tempi imposti dalle norme, come dimostra il fatto che dei 50 edifici scolastici delle superiori trasferiti alla Provincia dai Comuni del territorio a partire dal 1997 nessuno aveva il certificato di prevenzione antincendi».

Per il Barabino, il Comune di Genova non era purtroppo riuscito dall’entrata in vigore del decreto a  trovare le risorse per adeguare l’edificio e la Provincia «alle prese con tagli da molti anni sempre più pesanti e insostenibili alle risorse per l’edilizia scolastica – dice Fossati -  entro il 31/12/2009, termine ultimo al quale erano stati spostati gli adeguamenti, è riuscita almeno a presentare il progetto al comando provinciale dei Vigili del Fuoco,  ottenendone l'approvazione».

Ai pareri espressi da esperti esterni («senza mai contattare le nostre strutture» dicono i tecnici dell’edilizia dell’ente) la Provincia risponde «che non è in alcun modo derogabile la norma sul numero delle uscite che in ogni edificio non possono essere meno di due». Da ciò «ma soprattutto – sottolineano i tecnici - dall'impegno per ridurre e prevenire i rischi sui luoghi di lavoro» nasce la necessità di una scala di sicurezza esterna.

La scala che sarà installata nelle prossime settimane (commisurata anche alle possibilità di ancoraggio ai prospetti della facciata e di accessibilità) «non costa, ovviamente, 2 milioni di euro come qualcuno ha detto – aggiungono i tecnici - ma la cifra prevista  (e oggi purtroppo non finanziata in attesa che la Provincia o la Città Metropolitana dal 2014 dispongano di nuovo di risorse adeguate) comprende tutti gli interventi per la sicurezza dell’edificio, sia di tipo edile: oltre alla scala le compartimentazioni interne delle scale e degli spazi a rischio specifico come archivi e magazzini, l’installazione di vetri di sicurezza interni ed esterni, eliminazione delle barriere architettoniche, quelli impiantistici: allarme e rilevazione incendi, impianti elettrici, verifica impianti idranti, nonché delle aree esterne, come pavimentazioni e illuminazione».

In viale Sauli la Provincia  «non intende fare alcuno sgombero,  ma sta attivando gli interventi strutturali consentiti dalle scarsissime risorse disponibili, integrandoli con azioni gestionali adottate dal dirigente scolastico, come l’aumento della sorveglianza, particolari procedure di evacuazione ed emergenza, riduzioni del carico di incendio dei locali, trasferimento delle aule di normale didattica ai piani che hanno vie di esodo adeguate per numero e capacità, sia per raggiungere un livello di sicurezza reale e di riduzione sia per la presentazione della SCIA (segnalazione-certificazione di inizio attività da inoltrare ai Vigili del Fuoco) per tutte le strutture che ne sono ancora sprovviste».

E a chi lamenta rischi di spazi troppo ristretti per classi e laboratori con gli ultimi piani non più aperti alla didattica, i tecnici ricordano che «eventualmente gli studenti dell’artistico potrebbero trovare sedi scolastiche già totalmente adeguati e a norma a Quarto e in salita delle Battistine».

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