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Cronaca

Nodo ferroviario, 100 lavoratori a rischio e cantiere fermo: scatta la protesta

Martedì 29 novembre i dipendenti del consorzio marceranno prima sulla Regione e poi su Tursi per chiedere che lopera continui senza indire nuova gara, dopo la decisione della stazione appaltante di rescindere il contratto

Lavoratori edili del nodo ferroviario genovese sul piede di guerra dopo l’annuncio da parte del consorzio Fergen dell’imminente licenziamento di 100 dipendenti in seguito alla decisione della stazione appaltante Italferr di rescindere il contratto, lasciando di fatto un’opera già finanziata priva di manodopera.

Da qui la decisione di organizzare una manifestazione per martedì 29 novembre, con appuntamento alle 9.30 in piazza De Ferrari, davanti alla sede della Regione, e un corteo che si sposterà poi in consiglio Comunale: per Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil Genova l’opera deve proseguire senza indire alcuna nuova gara, garantendo l’impiego di tutti i lavoratori edili che proprio domani chiederanno per questo il sostegno di Comune e Regione.

«Il nodo di Genova – potenziamento infrastrutturale Genova Voltri – Genova Brignole - è un importante progetto strategico del Piano di Priorità degli investimenti di RFI per la realizzazione dei nodi urbani ed eliminazione dei “colli di bottiglia” - fanno sapere i sindacati - L’opera è fondamentale per separare i flussi di traffico passeggeri a lunga percorrenza e merci da quello metropolitano regionale tra Voltri e Brignole». 

I lavori prevedono, in particolare, il quadruplicamento dei binari tra Genova Voltri e Genova Sampierdarena, sestuplicamento dei binari tra Genova Principe e Genova Brignole, riassetto degli impianti di stazione di Genova Voltri, Genova Sampierdarena, Genova Brignole con ottimizzazione dell’interscambio con la metropolitana comunale e risistemazione dei servizi nell’area di Terralba, ammodernamento degli impianti di sicurezza e controllo). 

L’intervento fu approvato dal CIPE per un importo totale di 622,4 milioni di euro, suddivisi in 4 lotti. I lavori sono partiti a gennaio 2010, e la fine era programmata ad aprile 2016. La gara conseguente fu aggiudicata il 16 dicembre 2009 per un importo di oltre 272 mila euro al netto del ribasso di gara pari a 25,777%. Nei giorni scorsi, l’annuncio della battuta d’arresto.

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