Processo 'I conti di Lavagna', chiesti oltre 120 anni per gli imputati
Le richieste più pesanti sono per Paolo e Antonio Nucera, vent'anni a testa come per Francesco Antonio Rodà e Antonio Rodà detto Totò
Oltre 120 anni di carcere. A tanto ammontano le richieste del pm Alberto Lari per i venti imputati nel processo 'I conti di Lavagna' sulle infiltrazioni della 'ndrangheta che portò allo scioglimento del Comune nel 2017.
L'indagine della squadra mobile è di un anno prima e aveva portato agli arresti domiciliari l'ex deputata ligure dell'Udc Gabriella Mondello insieme all'ex sindaco di Lavagna Giuseppe Sanguineti e a un consigliere comunale oltre ad alcuni presunti membri del 'locale' della cittadina rivierasca e appartenenti alle famiglie Nucera e Rodà.
Le richieste più pesanti sono per Paolo e Antonio Nucera, vent'anni a testa come per Francesco Antonio Rodà e Antonio Rodà detto Totò. Poi 15 anni e 6 mesi per Francesco Nucera, due anni per Giovanni Nucera di Paolo così come per Giovanni Nucera di Antonio. La richiesta di condanna per Paolo Paltrinieri è di 9 anni, due per Ivana Pinasco, tre per Natale Calderone e Gabriella Mondello.
E ancora 2 anni e 8 mesi per Massimiliano Arco, 4 anni e 6 mesi per Giuseppe Sanguineti, 2 anni e 4 mesi per Luigi Barbieri, 3 anni e 2 mesi per Massimo Talerico, 2 anni e 6 mesi per Pietro Bonicelli, due anni per Lorella Cella, un anno e 6 mesi per Ettore Mandato così come per Franco Gentile. Infine pene pecuniarie per Alfredo Remilli e Adriana Giacomelli.
A giugno è attesa la sentenza.