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Cronaca Lavagna

Delfini "denunciati" per danneggiamento

Lavagna, due pescatori chiedono soldi per riparare le reti distrutte dai cetacei: «Sono come i cinghiali»

Singolare iniziativa da parte di due pescatori di Lavagna, nel Tigullio, che hanno presentato regolare denuncia nei confronti dei delfini. L'attrezzatura per il loro lavoro ha un costo considerevole e con le reti danneggiate non si può pescare: secondo i primi accertamenti, sarebbero state rotte reti da 500 metri dopo essere state calate per pescare le triglie. 

Una vicenda seria dal punto di vista economico, ma che sfiora i contorni del grottesco per il fatto che, invece di presentare denuncia a carico di ignoti, i due hanno pensato bene di incolpare quelli che con ogni probabilità sono i "colpevoli", cioè i delfini. Sarà ben difficile risalire con esattezza all'identità dei cetacei, ancora più improbabile che spuntino dei rei confessi, anche se c'è chi giura di aver quasi parlato con alcuni delfini e molti biologi marini garantiscono che il quoziente intellettivo di questi animali è molto elevato e in continuo aumento.

I progressi della scienza e della natura al momento quindi non permettono di trovare i responsabili dei questi danneggiamenti. Senza contare che si potrebbe anche aggiungewre il reato di furto aggravato: un po' come quando si parla dei taccheggiatori nei supermercati, i delfini in questione sono accusati di avere "rubato" numerose triglie per nutrirsi, per non parlare degli allevamenti di orate e branzini presenti nella zona.

I due pescatori accusano questi animali marini di comportarsi allo stesso modo di quelli terrestri, in particolare i cinghiali, che nel girovagare per procacciarsi il cibo danneggiano colture, attrezzi e recinzioni. La speranza è che, al di là del problema economico dei poveri pescatori, non vengano presi provvedimenti a danno della salute dei delfini, diversamente da quanto accade spesso a molti cinghiali.

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