rotate-mobile
Cronaca Lagaccio / Via del Lagaccio

Uccise la vicina di casa e ne nascose il corpo, condannato all'ergastolo

La sera del 28 aprile del 2017 Pierluigi Bonfiglio, tossicodipendente e residente con i genitori nello stesso palazzo di Anna Carla Arecco, si sarebbe presentato con una scusa alla porta della pensionata e una volta dentro l'avrebbe uccisa

Si chiude con una condanna all’ergastolo il processo di primo grado a Pierluigi Bonfiglio, il 34enne del Lagaccio accusato di aver ucciso la vicina di casa, l'85enne Anna Carla Arecco, e di avere tenuto il cadavere nascosto sotto il letto per 3 giorni.

L’accusa era quella di omicidio volontario aggravato, e il pubblico ministero aveva chiesto il massimo della pena. Lunedì mattina a Palazzo di Giustizia l’ultima udienza del rito abbreviato, con il gup Carla Pastorini che ha confermato la richiesta: ergastolo.

Stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, la sera del 28 aprile del 2017 Bonfiglio, tossicodipendente e residente con i genitori nello stesso palazzo della Arecco, si sarebbe presentato con una scusa alla porta della pensionata e una volta dentro l’avrebbe uccisa per procurarsi i soldi per la droga, sottraendole poche decine di euro e alcuni gioielli.

Dopo l’omicidio il 34enne aveva nascosto il corpo sotto il letto della sua stanza: a trovarlo, dopo 3 giorni di ricerche incessanti da parte dei parenti, era stata la madre, che aveva subito chiamato la polizia. Inizialmente Bonfiglio si era difeso sostenendo di avere soltanto assistito all’omicidio, opera di un fantomatico pusher, e di avere poi nascosto il corpo. Un racconto smontato dagli inquirenti dopo giorni di indagini e interrogatori serrati che avevano poi portato all’arresto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Uccise la vicina di casa e ne nascose il corpo, condannato all'ergastolo

GenovaToday è in caricamento