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Cronaca

Furti in casa, arrestata banda di ladri acrobati

Arrestati dalla Squadra Mobile 5 uomo di origini albanesi che colpivano soprattutto in Valpolcevera e nell'entroterra, sfruttando grondaie e balconi per entare in casa

Approfittavano dell’assenza dei proprietari, fuori per lavoro o per le compere e i preparativi natalizi, per entrare in casa e razziare gioielli, contanti e ogni oggetto di valore che trovavano, sfruttando grondaie e balconi come vie d’accesso: dopo lunghe indagini e appostamenti, gli agenti della Squadra Mobile coordinata da Annino Gargano sono riusciti ad arrestare una banda composta da 5 persone, bloccate pochi minuti dopo avere messo a segno l’ultimo colpo in un’abitazione di Campomorone.

I ladri, tutti di origini albanesi e tra i 18 e i 34 anni, erano completamente incensurati: a mettere i poliziotti sulle loro tracce è stata proprio la scelta delle zone da colpire, e i numerosi intrapresi viaggi verso la Valpolcevera e l’entroterra. Ieri sera l’ultimo: in cinque sono saliti su un’auto e si sono diretti verso Campomorone, ma sono stati intercettati da una pattuglia che stava presidiando il territorio proprio per prevenire i furti e che si è messa alle loro calcagna. Qualche minuto dopo avere raggiunto la cittadina, in località Lansasco, l’auto si è fermata e ne sono scesi due uomini, identificati poi nei due più giovani, di 18 e 19 anni, che si sono addentrati nelle vie e hanno raggiunto un’abitazione, mentre i complici sono rimasti in auto a fare da palo.

FOTO | Arrestati ladri acrobati, ecco la refurtiva trovata nel "covo" di Sampierdarena

I due ladri hanno individuato l’appartamento da colpire dalle luci spente, e si sono arrampicati sulla grondaia per raggiungere il balcone. Qui hanno forzato prima la tapparella e poi la finestra del primo piano e sono entrati in casa, dove servendosi di un palanchino hanno forzato la cassaforte portandosi via gioielli e banconote prima di uscire e tornare di corsa alla macchina. La fuga non è però durata tanto, perché i poliziotti, già sulle loro tracce, li hanno bloccati all’altezza di Bolzaneto e perquisiti: in macchina hanno trovato tutti gli attrezzi da scasso, alcuni cappellini che usavano per coprirsi il volto e il bottino, riconsegnato alla legittima proprietaria. La donna nel frattempo aveva già chiamato le forze dell’ordine, perché tornando a casa aveva trovato la porta chiusa con il ferro morto, inserito dai ladri per impedire che i proprietari dell’appartamento tornando a casa potessero sorprenderli.

I cinque uomini sono stati quindi arrestati e trasferiti in carcere con l’accusa di furto aggravato in concorso: di loro, solo uno è in possesso di regolare permesso di soggiorno, e vive a Sampierdarena con moglie e figlio mantenendosi ufficialmente lavorando come muratore. I complici sono invece tutti irregolari, e anche loro avevano affittato un appartamento a Sampierdarena. Entrambe le abitazioni sono state perquisite dagli agenti della Mobile, che al loro interno hanno trovato circa 3.500 euro in contanti, gioielli, ma anche smartphone e gadget tecnologici, insieme con alcune sterline. Secondo gli investigatori, che invitano chi abbia subito un furto nelle ultime settimane a presentarsi in questura per riconoscere eventuali oggetti, la banda avrebbe messo a segno diversi furti, quasi certamente uno a Serra Riccò e un altro sempre in zona in cui oltre a rubare avrebbero anche vandalizzato l’appartamento.

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