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Cronaca

Inquinamento, il Comune pronto alla rivoluzione: stop ad auto e moto vecchie

Approvata la delibera che contiene le linee guida per ridurre smog ed emissioni: divieti per i mezzi più inquinanti dalle 7 alle 19, da lunedì a venerdì

Obbligo di spegnere i bus al capolinea e i veicoli durante lo scarico delle merci, stop alla circolazione dei mezzi privati più inquinanti tra le 7 e le 19: sono i punti cardine del piano che il Comune sta mettendo a punto per “efficientare” la mobilità cittadina e ridurre le emissioni che, sopratutto dopo il crollo del ponte Morandi, in ambito urbano sono aumentate nettamente.

Le misure sono contenute in una delibera approvata giovedì dalla giunta Bucci, nello stesso giorno in cui l’Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per l’inquinamento da biossido di azoto, con Genova maglia nera in classifica per una concentrazione di biossido di azoto che da circa 8 anni è superiore ai limiti di legge. 

La previsione è di partire con il piano - approvato a novembre scorso e prorogato causa emergenza crollo Morandi - in autunno: l’obiettivo dell’amministrazione è consentire ai genovesi di abituarsi gradualmente a un cambiamento che dovrà necessariamente essere attuato al massimo tra qualche mese, e che inizialmente riguarderà la parte centrale della città, dove i veicoli più vecchi e inquinanti non potranno circolare dalle 7 alle 19, da lunedì a venerdì. Nel mirino, auto a benzina euro 0 ed euro 1, diesel euro 0, euro 1 ed euro 2, ciclomotori e motocicli euro 0, ciclomotori e motocicli a motore termico a due tempi di categoria inferiore o uguale a euro 1.

In parallelo con i divieti, il Comune ha intenzione di “bilanciare” con incentivi per la mobilità elettrica e alternativa. E dunque taxi elettrici, nuove colonnine di ricarica, piste ciclabili ed efficientemento degli edifici scolastici, cui si aggiungono gli sforzi per diminuire l’impatto del porto sulla città. A questo proposito verrà istituito un tavolo istituzionale di lavoro per valutare anche azioni come l’elettrificazione delle banchine per l’alimentazione elettrica delle navi all’ormeggio, la promozione di combustibili a basso tenore di zolfo e l’ottimizzazione degli orari dei traghetti per mitigare l’effetto del traffico indotto.

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