Incidente in autostrada, muore lo "Squalo", capo della tifoseria genoana
Pietro Bottino, 47 anni, era in moto e stava scappando dalla polizia
Lo chiamavano "lo Squalo", ed era uno degli storici capi della tifoseria del Genoa, conosciuto da tutti nell'ambiente calcistico: Pietro Bottino, 47 anni, ha perso la vita nel tardo pomeriggio di domenica 23 aprile, in seguito a un incidente stradale verificatosi tra la A26 e la A10, in direzione Genova, che ha visto coinvolte la sua moto e un'auto.
Il tratto tra la A26 e la A10 è stato a lungo chiuso, con pesanti conseguenze sul traffico.
L'uomo era in fuga ed era ricercato dalla polizia: era infatti scappato domenica mattina dal Rems di Pra', residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza sanitarie. Un personaggio controverso, già più volte protagonista di fatti di cronaca: era stato condannato a 14 anni di reclusione (più 3 in una casa di cura e custodia) dopo che, nel 2006, aveva gambizzato altri due tifosi genoani e poche ore dopo aveva sparato a un'auto sull'A10.
Nel 2015, a un mese dalla concessione della libertà vigilata, Bottino era tornato in carcere per aver violato le regole dell'affidamento in prova ai servizi sociali.
Nel febbraio 2017, era stato uno dei primi a varcare la soglia della Rems di Pra', che ospita pazienti con problemi psichiatrici.