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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Ex Ilva, Bucci: "Genova vuole la fabbrica e vuole l'acciaio"

"La mia asticella in termini occupazionali è sempre quella dell'accordo di programma: 2.200 persone, vorremmo tornare a quel livello, anche se l'accordo di programma è stato non rispettato più volte da ArcelorMittal" ha detto il sindaco Bucci a margine della commemorazione di Guido Rossa

A margine della commemorazione per il 45esimo anniversario della morte di Guido Rossa c'è stato tempo per parlare anche della situazione dell'ex Ilva, ora Acciaierie d'Italia. Il sindaco Marco Bucci, ieri, martedì 23 gennaio, ha incontrato a Roma il ministro Adolfo Urso per fare il punto sul futuro dello stabilimento e l'obiettivo del primo cittadino è chiaro: garantire occupazione e lavoro in fabbrica per 2.200 persone.

Qualche giorno fa Aditya Mittal, amministratore delegato di Arcelor Mittal, aveva scritto alla premier Giorgia Meloni una lettera con segnali di distensione.

"Il governo ha le idee molto chiare sul futuro dell'ex Ilva e sa dove vuole andare - ha detto Bucci -. Ho fatto presente al ministro che la priorità per Genova è la fabbrica di Cornigliano. Da qui sono passati tanti proprietari, ma il vero proprietario è la città di Genova, che vuole la fabbrica di Cornigliano e vuole l'acciaio. Genova ha una posizione logistica invidiabile, che consente di diminuire i costi: fare l'acciaio qui è un vantaggio per tutti.

Il primo cittadino ha rimarcato di volere un piano industriale che garantisca occupazione e lavoro per il futuro della città: "Questo è l'obiettivo primario, poi se ci sono altre possibilità sulle aree le valuteremo tutte. Ma non si va da nessuna parte, se non si costruisce l'acciaio qui. E su questo siamo in pieno accordo con il ministro Urso. In ogni caso, le porte sono sempre aperte per tutti: non c'è nessun aut aut".

L'obiettivo resta comunque piuttosto ambizioso: "La mia asticella in termini occupazionali è sempre quella dell'accordo di programma: 2.200 persone, vorremmo tornare a quel livello, anche se l'accordo di programma è stato non rispettato più volte da ArcelorMittal: la situazione è difficile, oggi il mondo è cambiato, ma la gente ha sempre bisogno di un lavoro. Certamente ci sarà bisogno di un tavolo con il futuro commissario per discutere tutti questi aspetti".

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