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Cronaca Cornigliano / Via Luigi Perini

Ikea, sciopero nel weekend

La protesta è stata decisa in seguito al licenziamento di due lavoratori Ikea di Bari e Corsico. Sabato 2 e domenica 3 dicembre 2017 i lavoratori scioperano per due ore a fine turno

La rappresentanze sindacali unitarie di Ikea, su mandato dell'Assemblea, hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale e hanno proclamato due ore di sciopero a fine turno per le giornate di sabato 2 e domenica 3 dicembre, riservandosi ulteriori e più incisive iniziative.

La protesta è stata decisa in seguito al licenziamento di due lavoratori. Le ragioni sono espresse in una nota.

Ikea, i motivi dello sciopero

«Ormai la conosciamo bene Ikea - scrivono le Rsu - e per questo non ci stupiamo affatto del licenziamento di Marica, lavoratrice in forza presso il punto vendita di Corsico, madre separata con due bambini, di cui uno disabile, licenziata in tronco la scorsa settimana per non aver rispettato i turni che non le consentivano di prendersi cura dei figli di 5 e 10 anni, e di Claudio collega del negozio di Bari, padre di famiglia».

«Negli ultimi anni - prosegue la nota - non c'è stato verso di discutere con Ikea di quanto siano diventate insostenibili le condizioni di lavoro nei negozi, nonostante sia le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, sia la RSU l'abbiano posto come tema prioritario negli incontri con l'impresa».

«Eppure - si legge ancora - nonostante il garbato marketing a brand Ikea, dai toni solidaristici e più che politicamente corretti, nei negozi, soprattutto nell'ultimo periodo, si sono susseguiti diversi casi, altrettanto gravi, riconducibili alla situazione subita dalla lavoratrice di Corsico; un'azienda senz'altro brava a dare lezioni di senso civico e fair play a differenza di come si comporta con i propri dipendenti nei punti vendita».

«Le Assemblee dei Lavoratori di Genova - scrivono le Rsu -, che si sono tenute nella giornata di oggi, esprimono la massima solidarietà a Marica e Claudio a confermare la vicinanza che più forte non potrebbe essere a loro e ai loro bambini, chiede ad Ikea di compiere un atto di giustizia, per una volta coerente con le svariate campagne di comunicazione che ci vengono quotidianamente propinate dalla multinazionale svedese, ritirando con immediatezza i licenziamenti, ripristinando corrette relazioni con i rappresentanti dei lavoratori e tornando a discutere per garantire condizioni di lavoro dignitose e sostenibili per le lavoratrici e i lavoratori Ikea».

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