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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Muore durante il parto al Gaslini, aperta inchiesta

La vittima è una donna di 31 anni. Disposta l'autopsia. La supposta causa del decesso certificata è da “embolia polmonare”

Una donna di 31 anni è morta all'ospedale Gaslini dove si trovava per partorire il suo secondo figlio. La notizia è confermata dalla direzione sanitaria. Il decesso è avvenuto lo scorso 19 luglio. La procura di Genova ha aperto un'inchiesta dopo la denuncia del marito. Il sostituto procuratore Maresca ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. Martedì dovrebbe svolgersi l'autopsia.

La direzione sanitaria del Gaslini ha diffuso una nota per spiegare l'accaduto. Per chiarezza la pubblichiamo in forma integrale.

La direzione sanitaria conferma l'avvenuto decesso della signora Z. W. di anni 31 e di nazionalità cinese avvenuto alle ore 15.30 del giorno 19 luglio 2018 presso l'istituto Gaslini. La signora, pluripara (colei che ha già partorito ndr.), era giunta in ospedale il giorno prima gravida alla 39esima settimana per partorire; colta da improvviso e gravissimo malore durante il travaglio, è stato praticato taglio cesareo in emergenza e data immediata assistenza intensiva al neonato, che al momento è ricoverato in terapia intensiva neonatale per una “grave asfissia perinatale”, ancora sottoposto a ipotermia, con prognosi riservata se pur già presenti incoraggianti segni di efficienza neurologica. La signora, subito andata in arresto cardio circolatorio e assistita con tutte le prescritte pratiche rianimatorie, è infine deceduta in terapia intensiva. La supposta causa del decesso certificata è da “embolia polmonare”, molto probabilmente specificabile in sede autoptica come “amniotic fluid embolism" (Afe). La salma e tutta la documentazione sanitaria sono a disposizione dell'autorità giudiziaria, cosi come sono stati forniti fin da subito sostegno psicologico e assistenza sociale ai familiari. Si esprime viva solidarietà alla famiglia per la improvvisa e inaspettata tragedia, nella serenità per la tempestività e l'appropriatezza di tutti gli interventi attuati sia per la mamma che per il bambino.

Nota

La “amniotic fluid embolism" (Afe), embolia di liquido amniotico, viene definita come: “Collasso cardio-respiratorio acuto entro 6 ore dal travaglio, dal parto o dalla rottura delle membrane, senza alcuna altra causa identificabile, seguito da coagulopatia acuta nelle donne sopravvissute all'evento iniziale”. Purtroppo le donne che sopravvivono all'evento inziale sono veramente poche, si tratta di una delle complicanze ostetriche a più alta letalità che difficilmente elargisce risultati terapeutici consoni allo straordinario impegno umano e professionale messo in campo in queste occasioni. La mortalità in caso di esordio con arresto cardiocircolatorio è superiore all'80%.  L'incidenza di questa rarissima patologia in Cina e negli Usa è di 8 ogni 100mila, nelle pluripare con età > 35 anni; in Francia è responsabile del 9% di tutti i decessi al parto. Per gli australiani e neozelandesi, ove è anche la causa maggiore di mortalità diretta della mamma, Afe è dell'ordine di 5 ogni 100mila. In italia non ci sono dati di incidenza aggiornati e affidabili della Afe, ma si può stimare che in liguria possa presentarsi un caso ogni due anni, cioè una Afe ogni 20mila parti.

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