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Cronaca San Martino / Piazza Gaetano Alimonda

G8, Heidi Giuliani ricorda il figlio Carlo: «Il dolore è dentro, fuori c'è la vita»

A 15 anni dalla morte del giovane, che perse la vita durante gli scontri con le forze dell'ordine, decine di persone si sono riunite in piazza Alimonda per ricordarlo. Mentre alla Marina di Sestri era atteso Mario Placanica

«Io queste provocazioni non le ho mai raccolte e non le raccolgo, l’unico posto dove posso incontrare quel carabiniere è in un’aula di tribunale»: a parlare, nel quindicesimo anniversario del G8 di Genova e della morte di Carlo Giuliani, è la mamma Heidi, che nel pomeriggio ha partecipato alla tradizionale manifestazione organizzata in piazza Alimonda dal comitato Piazza Carlo Giuliani. 

Il riferimento è all'annunciata presenza nel capoluogo ligure di Mario Placanica, il carabiniere (oggi non più in servizio) che proprio in piazza Alimonda, il 20 luglio del 2001, sparò il colpo di pistola che raggiunse Giuliani, uccidendolo, e che oggi avrebbe dovuto essere uno degli ospiti al convegno organizzato alla Marina di Sestri dal sindacato di polizia Coisp dal titolo provocatorio “L'estintore quale strumento di pace?”.

«Non so neanche se ci sarà oggi», ha detto nel primo pomeriggio Heidi Giuliani, una predizione che si è rivelata azzeccata: al convegno organizzato alla Marina di Sestri, Placanica non si è presentato, lasciando la parola ad Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, e ai rappresentati del Coisp, che hanno voluto sottolineare che il convengo «non è una provocazione», ma un modo per guardare da ogni punto di vista a quanto accaduto durante il G8 di Genova. 

In piazza Alimonda, invece, i festeggiamenti hanno tenuto banco per tutto il pomeriggio, tra musica, ricordi, risate e anche qualche lacrima. Presenti quest’anno anche alcuni fumettisti, tra cui ZeroCalcare, Manuel De Carli e Alessio Spataro, che hanno messo a disposizione il loro talento per disegnare dal vivo alcune tavole, che sono state poi messe all’asta, con il ricavato della vendita che sarà devoluto alle famiglie di chi ancora lotta per il risarcimento: «A mio figlio non posso più dare niente, bisogna dare giustizia alle persone vive, che subiscono la repressione, e che ancora subiscono violenze e tortura - ha detto Heidi Giuliani - Serve una legge seria, non una legge che prenda in giro il dramma della tortura».

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