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Cronaca

G8 Genova: minacce a pm, aperta inchiesta; la lettera incriminata

«Lo sbirro assassino è libero. Carlo vive, Carlo non è stato vendicato». Questa una delle frasi rivolte ai magistrati coinvolti nel processo sui pestaggi alla Diaz conclusosi con l'assoluzione di De Gennaro e Mortola

Dopo la notizia della lettera di minacce a tre pm del G8, la procura di Genova ha deciso di aprire un'inchiesta contro ignoti per minacce gravi. In un primo momento si era parlato di Enrico Zucca, Vittorio Ranieri Miniati, Patrizia Petruzziello e Francesco Cardona Albini, come i magistrati destinatari del plico intimidatorio. Poi il numero si è ridotto a tre, forse dopo la conferma della notizia da parte della procura.

I pm sono fra i principali coinvolti nelle indagini sui pestaggi alla scuola Diaz del luglio 2001 durante il G8 di Genova. In seguito all'inchiesta l'allora capo della polizia Gianni De Gennaro e il capo della Digos Spartaco Mortola. La lettera è arrivata in procura poche ore dopo l'anteprima del film Diaz di Daniele Vicari il 29 marzo.

Sono solo alcune frasi, ma danno un'idea del contenuto della lettera. «Lo sbirro assassino è libero. Carlo vive, Carlo non è stato vendicato». Oppure. «Pensavate di farci contenti con la condanna degli sbirri?». «Dovete stare attenti e tremate». Dalla procura giudicano l'episodio di 'non di grave entità'. L'inchiesta fornirà la risposta definitiva.

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