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Cronaca Centro / Salita San Nicolosio

Expo: cinque black bloc francesi arrestati all'alba

Cinque giovani francesi sono stati arrestati in salita San Nicolosio, poco distante da largo Zecca, dove avevano devastato sei auto. Il gruppo potrebbe avere partecipato agli scontri di Milano in occasione dell'apertura dell'Expo

Questa mattina intorno alle 5, su segnalazione di due Guardie Giurate, personale delle volanti è intervenuto in largo della Zecca dove quattro giovani avevano devastato sei autovetture in sosta per poi fuggire, inseguiti dalle Guardie Giurate e nascondersi in un appartamento in salita San Nicolosio.

Gli agenti hanno bussato ripetutamente alla porta e intimato di aprire, ma hanno ottenuto solo insulti. A quel punto un poliziotto si è arrampicato sul tubo del gas fino alla finestra del primo piano da dove uno degli occupanti, notata la presenza dell'agente, ha tentato di farlo precipitare e di chiudere la finestra.

Sul posto è intervenuto anche personale dei Vigili del Fuoco, grazie al quale cinque poliziotti sono riusciti ad accedere all'appartamento, dove sono stati aggrediti da quattro persone.

Ne è nata pertanto una colluttazione a seguito della quale due poliziotti hanno riportato lesioni. Con estrema fatica il personale è riuscito ad ammanettare i quattro soggetti, tre uomini e una donna, tutti di nazionalità francese.

Gli agenti hanno poi proseguito con la perlustrazione dell'appartamento, dove, in un'altra stanza, c'erano altri due giovani, un ragazzo e una ragazza, anch'essi di nazionalità francese, dei quali il primo, alla vista degli operanti, si è scagliato violentemente contro gli stessi, mentre la ragazza è rimasta inerte.

Tutti i soggetti, tranne quest’ultima, sono stati arrestati, quattro per i reati di danneggiamento aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, e uno solo per resistenza a pubblico ufficiale.

Successivamente sono stati perquisiti l'appartamento e l'autovettura nella disponibilità dei giovani, rinvenendo numeroso materiale al vaglio degli investigatori che continuano l'attività di indagine.

La Digos ha sequestrato anche oggetti pericolosi come biglie, bulloni, bombolette spray, oltre a cartelli e striscioni inneggianti la protesta contro Expo e a scontrini di pedaggi autostradali, datati 1 maggio. Ora spetta alla procura di Milano accertare l'eventuale responsabilità degli arrestati nelle devastazioni del capoluogo lombardo.

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