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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Rossiglione

Valle Stura, slitta a metà novembre la riapertura della statale del Turchino

La frana caduta in località Panicata, che divide il Piemonte dalla Liguria, richiede interventi più complessi del previsto. Procedono invece quelli di messa in sicurezza della frana di via Airenta

Era stata riaperta meno di una settimana fa, con qualche ora di anticipo, dopo una frana, ma nei giorni scorsi la statale 456 del Turchino è stata nuovamente chiusa per uno smottamento che si è verificato prima del terzo passaggio a livello tra Rossiglione e Ovada. E questa volta i lavori per la messa in sicurezza si preannunciano più lunghi, con una stima di riapertura intorno a metà novembre.

A darne notizia è la sindaca di Rossiglione, Katia Piccardo, che da giorni ormai sta gestendo i danni causati dall’alluvione dello scorso 21 ottobre. La frana blocca completamente la strada, e nella mattinata di giovedì la sindaca ha incontrato il presidente della provincia di Alessandria, Gianfranco Baldi, per decidere il da farsi.

Su richiesta della Regione Piemonte è stato quindi stabilito un monitoraggio con i droni per capire l’entità del fronte franoso prima di iniziare i lavori di messa in sicurezza, che saranno complicati: l’ipotesi è che richiedano circa 20 giorni, tempo variabile anche a seconda delle condizioni meteo. 

Proseguono velocemente, invece, i lavori di messa in sicurezza della frana di via Airenta, che ha provocato anche 44 sfollati perché finita su due palazzine. In queste ore, complice l’attivazione della somma urgenza su richiesta della Regione. I primi lavori in corso da giovedì pomeriggio sono il disboscamento del fronte di frana e il disgaggio con escavatori e rocciatori del materiale accumulato e ancora pericolante.

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