rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Foce / Via Antonio Cecchi

Foce, preso il piromane dei cassonetti

L'uomo è stato arrestato da quattro poliziotti liberi dal servizio che lo hanno notato e tenuto d'occhio sino a quando non ha incendiato l'ennesimo bidone dell'immondizia

Ennesima notte di incendi alla Foce, solo che stavolta ad attendere il piromane dei cassonetti c’erano alcuni agenti di polizia, che alla fine l’hanno arrestato.

L’uomo, un 40enne genovese residente nel quartiere e in cura per problemi psichiatrici, è stato individuato da 4 poliziotti delle volanti liberi dal servizio, che stavano rientrando da una serata trascorsa fuori e tornando a riprendere le loro auto parcheggiate lo hanno notato avvicinarsi ad alcuni bidoni con atteggiamento sospetto. Dopo pochi istanti hanno visto le fiamme, e sono subito entrati in azione, bloccando il piromane e poi usando alcune bottiglie d'acqua prese da un vicino supermercato per circoscrivere l'incendio.

Accompagnato in questura, agli agenti delle Volanti della dirigente Alessandra Bucci l'uomo ha ammesso di essere il responsabile dei numerosi roghi appiccati alla Foce, ma anche di altri accesi in via Granello e in piazzale Kennedy nel corso degli ultimi mesi: un impulso irrefrenabile che lo ha spinto a incendiare i cassonetti e a restare in zona per assistere alle operazioni di spegnimento. L'area di via Cecchi era stata particolarmente presa di mira perché proprio lì vivrebbe l'ex fidanzata del 40enne, come lui stesso ha riferito ai poliziotti, che hanno immediatamente intuito le sue precarie condizioni psicologiche.

Nel corso dell'interrogatorio l'uomo avrebbe anche ammesso di avere dato fuoco poco prima del fermo a un altro cassonetto in via Granello. Secondo le stime degli investigatori sarebbero decine gli episodi di cui si è reso responsabile: lo scorso settembre era già stato denunciato per un fatto simile, e le autorità e i Vigili del Fuoco lo avevano già segnalato come un soggetto da tenere sotto osservazione.

Il 40enne è stato raggiunto in questura dalla madre, che ha confermato i problemi del figlio spiegando rassegnata di avere più volte cercato di aiutarlo, e di seguirlo costantemente nelle cure. Indagini sono adesso in corso per stabilire di quanti roghi sia effettivamente responsabile: il fascicolo è già stato depositato nelle mani del pm Luca Scorza Azzarà.

I residenti della Foce, intanto, tirano finalmente un sospiro di sollievo dopo mesi di preoccupazione legata soprattutto ai danni causati dagli incendi, che hanno spesso danneggiato (e in certi casi distrutto) auto e scooter parcheggiati.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Foce, preso il piromane dei cassonetti

GenovaToday è in caricamento