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Cronaca Foce / Via di Santa Zita

Comizio CasaPound e presidio antifascista, tensioni alla Foce

Circa 150 le persone che si sono radunate nei pressi di via Santa Zita e della discoteca Richmond, dove alle 20 era atteso Simone Di Stefano: cassonetti in fiamme e cori contro la polizia

Attimi di tensione in serata nel quartiere genovese della Foce in occasione della chiusura della campagna elettorale di Simone Di Stefano, candidato premier di CasaPound, che ha scelto la discoteca Richmond per il suo comizio finale.

L’inizio del comizio era previsto per le 20, ma già a partire da poco dopo le 18 in piazza Paolo da Novi hanno iniziato a radunarsi i partecipanti al presidio organizzato da Genova Antifascista, in una zona che è stata già dal pomeriggio delimitata dalle forze dell’ordine con grate e mezzi mobili per evitare contatti tra le due “frange”. La tensione è salita poco prima dell’inizio del comizio nel locale di via Santa Zita: alcuni cassonetti sono stati trascinati in mezzo a corso Torino e corso Buenos Aires e incendiati, e i manifestanti hanno intonato cori contro la polizia, lanciando anche bottiglie verso i giornalisti presenti per documentare la situazione.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco per spegnere le fiamme, e poco dopo le 20 la situazione è tornata sotto controllo, anche se il quadrilatero intorno alla sede del comizio di Di Stefano resta chiuso al traffico (diversi negozianti hanno tenuto chiuso già dal pomeriggio) e presidiato da un centinaio di poliziotti. Circa 150 i manifestanti scesi in piazza, che restano intorno al locale in attesa dell’uscita del leader di CasaPound.

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