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Cronaca Sampierdarena / Lungomare Giuseppe Canepa

Mascherine e striscioni: il flash mob del ponente contro l'inquinamento

La richiesta dei cittadini è innanzitutto quella di realizzare una galleria fonoassorbente, che potrebbe tutelare il resto del ponente da inquinanti atmosferici e dall'inquinamento acustico

"Vogliamo vivere", "Il ponente è il cuore di Genova, rispettatelo", "A levante il waterfronte, a ponente i depositi petrolchimici", "Non vogliamo la luna, solo respirare e dormire": gli strisicioni lanciano un messaggio che, più chiaro di così, non può essere. Sono scesi in piazza per un flash mob in lungomare Canepa, ieri, i cittadini del ponente con i rappresentanti di Comitato Lungomare Canepa, Comitato Cornigliano, Comitato Borzoli e Fegino, Comitato Palmaro, con lo slogan de "Il ruggito del ponente".

Cartelli e mascherine per dire "no" all'inquinamento, ai margini di quella che - di fatto - si teme possa diventare una superstrada cittadina, naturale proseguimento della Guido Rossa. E i lavori preoccupano non poco sia dal punto di vista abitatvo sia da quello commerciale. La richiesta dei cittadini è innanzitutto quella di realizzare una galleria fonoassorbente, che potrebbe tutelare il resto del ponente da inquinanti atmosferici e dall'inquinamento acustico: tra i manifestanti infatti c'era chi lamentava di non riuscire più a dormire a causa del rumore, ma anche a causa delle vibrazioni che farebbero tremare pavimenti e lampadari. 

C'è anche chi sfodera alcune panne: quelle nuove sono bianche, quelle che sono state esposte all'aperto, gialle. «Questo è quello che respiriamo e che finisce nei nostri polmoni» hanno detto i rappresentanti dei comitati del ponente.

Se il problema dell'inquinamento riguarda anche altre zone della città, la differenza è che qui c'è un nuovo cantiere al lavoro: «Non si tratta di infrastrutture vecchie - continuano i residenti - qui è tutto in costruzione ma non c'è un progetto per una riqualificazione vera e propria del territorio: adesso, finché i lavori sono in corso, le soluzioni sono a portata, vorremmo che si tenesse maggiormente conto della salute dei residenti. Sarebbe opportuno cambiare passo rispetto alla vivibilità del territorio: la città continua anche superata la Lanterna. Noi abitiamo qui, non possiamo aspettare ancora: finalmente il ponente è unito per dire no all'inquinamento. Ci avete tolto il mare, lasciateci almeno la salute».

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