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Cronaca Albaro / Piazza Giuseppe Rensi

Caso di febbre dengue, scatta il piano contro le zanzare

Malattia simil-influenzale causata da un virus presente in Paesi tropicali e subtropicali che si trasmette attraverso la puntura di alcuni tipi di zanzare e che non viene trasmessa da persona a persona: colpita una donna da poco rientrata dal Brasile

Un caso di virus dengue a Genova, importato dall'estero, ha fatto scattare le procedure di sorveglianza entomologica sulla zanzara tigre nella zona di Albaro. Si tratta di una malattia simil-influenzale causata da un virus presente in Paesi tropicali e subtropicali che si trasmette attraverso la puntura di alcuni tipi di zanzare (genere Aedes) e che non viene trasmessa da persona a persona.

Un caso di dengue a Genova

La donna colpita dall'infezione, da poco rientrata dal Brasile, ha infatti soggiornato presso il proprio domicilio in piazza Giuseppe Rensi e, dopo la segnalazione della Asl 3 al Comune di Genova è arrivata anche un'ordinanza del sindaco, in cui si legge: "A titolo precauzionale per la tutela della salute pubblica risulta necessario abbassare rapidamente la densità della zanzara tigre, se presente, nelle zone interessate, al fine di ridurre ulteriormente il rischio di innesco di una trasmissione autoctona del virus dengue". 

Cosa prevede l'ordinanza 

L'ordinanza prevede quindi "l'immediata attivazione della sorveglianza entomologica per individuare la presenza di individui adulti della zanzara tigre (aedes albopictus) con ausilio di trappole di cattura fornite dall'Istituto Zooprofilattico PLV sezione di Genova, da posizionare nelle vicinanze del luogo di residenza del caso segnalato (piazza Giuseppe Rensi) e comunque nel raggio di 100 metri dallo stesso". Prevista poi, se verrà rilevata la presenza di zanzare tigre,  "l'effettuazione di trattamenti di disinfestazione, larvicida e/o adulticida sulle aree pubbliche e private della zona, la rimozione di qualsiasi ristagno d'acqua presente in sottovasi, recipienti e annaffiatoi, che dovranno essere svuotati e mantenuti asciutti". L'ordinanza dispone infine "che sia limitata il più possibile la frequenza degli interventi di innaffiatura di giardini e aree verdi, al fine di consentire una maggiore efficacia dei trattamenti previsti".

Bassetti: "Nulla di cui preoccuparsi"

Sul caso è intervenuto anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova: "Una settimana fa abbiamo visitato - scrive il professore su Facebook - una ragazza brasiliana di 28 anni da poco rientrata dal Brasile stesso che presentava febbre, mal di testa e dolore alle articolazioni. Sintomi compatibili con la dengue. I risultati degli esami sierologici hanno confermato la diagnosi. La ragazza è stata seguita a casa sua e sta bene".

"La dengue - spiega Bassetti - è una tra le infezioni più diffuse al mondo con circa 50 milioni di casi ogni anno in tutto il mondo, la maggior parte dei quali si verificano nei continenti del sud, in particolare nelle zone tropicali e subtropicali. La prevalenza della malattia è drammaticamente aumentata negli ultimi anni e la dengue è oggi endemica in più di 100 Paesi del mondo. La febbre dengue è una malattia virale trasmessa dalle zanzare infette del genere Aedes (principalmente Aedes aegypti, zanzara della febbre gialla) ma anche del genere Aedes albopictus (zanzara tigre). Nella maggioranza dei casi il quadro clinico non è complicato, ma in una piccola percentuale dei casi si sviluppa una febbre emorragica pericolosa per la vita, che può evolvere in shock circolatorio e morte. È stato dato molto risalto sulla stampa genovese al caso, ma non c’è nulla di cui preoccuparsi trattandosi di una infezione di importazione. Mai infatti ci sono stati casi di trasmissione sul nostro territorio. In ogni caso è utile parlare delle malattie infettive che come ormai tutti hanno capito rappresentano un grande problema a livello globale".

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