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Cronaca

Giro di fatture false, dieci persone denunciate dalla Guardia di finanza

L'indagine ha permesso di identificare i soggetti economici che hanno “comprato” le fatture false in quanto hanno beneficiato di indebiti vantaggi fiscali derivanti dal recupero dell'Iva e dalla riduzione delle imposte sui redditi

A conclusione di un'intensa attività d'indagine, i militari della Guardia di Finanza di Genova, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno individuato una ditta individuale genovese che, dal 2003 al 2012, non ha mai presentato le dichiarazioni dei redditi e che aveva come unico scopo la “vendita” di fatture attestanti l'esecuzione di lavori edili e servizi di pulizie in realtà mai eseguiti.

Il sistema fraudolento era stato architettato in modo da non destare sospetti poiché alla presentazione del documento falso, corredato all'occorrenza da ulteriore documentazione mendace, tesa a comprovare l'attendibilità dell'operazione certificata (ad esempio contratti e preventivi particolarmente dettagliati), seguivano, puntualmente, i relativi pagamenti con regolare bonifico o assegno bancario.

Gli importi pagati venivano restituiti in un momento immediatamente successivo, nel corso di un incontro che avveniva nei pressi dell'istituto bancario ove era stato perfezionato il precedente pagamento e al quale prendevano parte il cliente di turno e i “venditori” delle fatture false. A questi ultimi veniva corrisposta, in contanti, la “provvigione” concordata, pari al 10% dell'importo totale indicato in fattura.

L'indagine è proseguita identificando i soggetti economici che hanno “comprato” le fatture false in quanto hanno beneficiato di indebiti vantaggi fiscali derivanti dal recupero dell'Iva e dalla riduzione delle imposte sui redditi in ragione dell'aumento dei costi.

L'indagine, supportata dalle sostanziali ammissioni dei soggetti coinvolti, si è conclusa con la segnalazione all'Autorità Giudiziaria di 10 soggetti, per diversi reati di natura penale tributaria, in particolare per l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, l'omessa presentazione della dichiarazione annuale e la distruzione di documenti contabili.

È stata rilevata nei confronti dell'impresa genovese l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 600mila euro, per un'Iva detratta illegittimamente dagli utilizzatori, che ammonta a circa 180mila euro. Due “evasori totali” scoperti nel corso dell'indagine hanno nascosto al Fisco, in un solo biennio, volumi d'affari per oltre 2,7 milioni di euro.

L'intervento si colloca in una mirata attività della Guardia di Finanza genovese tesa a contrastare le attività criminali, nel settore fiscale, particolarmente insidiose e in grado di generare ingenti danni, oltre che all'erario, a quegli operatori del settore che agiscono nel rispetto delle regole.

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