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Cronaca Via alla Lanterna

Falchi pellegrini, sulla Lanterna si sentono a casa

Tre coppie di falchi pellegrini hanno scelto come casa la Lanterna di Genova. I rapaci dal caratteristico piumaggio nero sul capo in picchiata possono superare i 300 chilometri all’ora

Genova - Una vista imperdibile sul mare, sul porto e su tutta la città, ma adesso la Lanterna offre anche quella sulle evoluzioni dei falchi pellegrini che hanno scelto come casa proprio lo storico faro di Genova.

 

Tre coppie di questi magnifici rapaci, dal caratteristico piumaggio nero sul capo, molto simile al cappuccio che indossavano gli antichi pellegrini (da cui deriva il nome di questa specie di falchi)  hanno infatti nidificato sulla parte più alta della Lanterna.

Il faro, che la Provincia di Genova dal 1995 ha aperto alle visite (sino alla prima balconata a metà della torre) d’intesa con la Marina Militare e tutte le istituzioni competenti, è così diventato anche ‘l’aeroporto’ dei falchi pellegrini, rapaci velocissimi che in picchiata possono superare i 300 chilometri all’ora (sono state cronometrate velocità di 324 km/ora nelle picchiate di questi uccelli dal campanile della cattedrale tedesca di Colonia).

I nuovi inquilini della Lanterna, dicono gli esperti, sono utilissimi per tener lontani dal faro i gabbiani e altre specie di volatili che se nidificassero sulla torre, specialmente nel periodo di svezzamento dei piccoli, potrebbero rappresentare un rischio per i visitatori.

I falchi pellegrini, invece, diffusi in tutto il mondo e che non disdegnano di abitare in città, sempre in ‘case con vista’ come appunto le torri e i campanili, chiedono e meritano rispetto, ma non attaccano mai l’uomo. Ai visitatori della Lanterna potrebbe anzi capitare non solo di ammirarne il volo, ma anche di vederne qualcuno posarsi sulle balconate.

Alla notizia che sul faro di Genova osano e nidificano gli splendidi e sorprendenti ‘pellegrini’, sacri per gli antichi Egizi che li consideravano incarnazioni del dio Horus, sarà dedicato un specifico tabellone informativo che la Provincia sistemerà nei prossimi giorni all’ingresso della Lanterna.

I falchi con il cappuccio sono abilissimi e instancabili cacciatori di altri uccelli e l’unico neo della loro presenza sul faro è proprio l’abitudine di lasciare sui davanzali delle finestre della torre i resti delle prede che periodicamente e per quanto possibile, perché non tutti i punti sono facilmente raggiungibili, vengono rimossi.

La Lanterna e il Museo multimediale delle sue fortificazioni, gestiti per conto della Provincia dalla Fondazione Muvita, sono aperti alle visite il sabato, la domenica e i festivi dalle 14.30 alle 18.30. Negli altri giorni l’apertura, per gruppi e comitive, è su prenotazione telefonando (in orario d’ufficio) ai numeri della Fondazione Muvita 010 910001 e 333-9778048.

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