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Cronaca

Operazione antidroga a Genova: poliziotto arresta il fratello

Fabrizio Raspa, in servizio al commissariato Cornigliano, parla di come abbia chiesto ai colleghi di eseguire in prima persona l'ordinanza di custodia cautelare a carico del fratello Mirko. «Se l'avesse fatto un altro mio padre sarebbe morto»

Genova - Due fratelli molto diversi Fabrizio e Mirko. Lunedì 23 aprile 2012 sono stati entrambi coinvolti nell'operazione antidroga, che ha portato in carcere sette persone. Mirko è una di queste. Fabrizio faceva invece parte degli agenti autori del blitz.

Fra i due fratelli Raspa intercorrono 11 anni, Fabrizio è il maggiore. In un'intervista al Secolo XIX, l'agente spiega come, una volta notato il nome di Mirko fra quelli delle persone da arrestare, sia stato proprio lui a chiedere ai colleghi del commissariato Cornigliano di poter eseguire l'ordine in prima persona. «Se l'avesse fatto un altro mio padre sarebbe morto».

Fabrizio Raspa vive con la moglie e il figlio. Il fratello Mirko abita ancora in casa con i genitori, in Valpolcevera. «Ho saputo solo un'ora prima del blitz chi avrei dovuto arrestare - ha detto al Secolo - è stato un brutto colpo leggere sul giornale firmato dal magistrato il mio stesso cognome e il nome di Mirko. Ma appena mi sono ripreso, il primo pensiero è andato a mio padre. A mio fratello - ha aggiunto - ho detto che è scemo, ma non si rende conto».

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