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Cronaca Prà / Via Giuseppe Fedelini

Evade dalla Rems che ospiterà il "killer delle fidanzate" Delfino: è caccia all'uomo

Un 37enne detenuto nella Rems Villa Caterina di Pra’ è evaso in serata sfondando il cancello e sbattuto a terra il guardiano. Tra una settimana nella stessa struttura arriverà Luca Delfino dopo una detenzione di 16 anni e mezzo per aver ucciso l'ex fidanzata

Ha sbattuto per terra il guardiano e sfondato il cancello, poi si è dileguato nel buio. Da ieri sera i carabinieri sono sulle sue tracce. Il detenuto è evaso dalla Rems Villa Caterina di Pra' che tra una settimana accoglierà il "killer delle fidanzate" Luca Delfino e cresce la preoccupazione tra i residenti. Anche e soprattutto perché non si tratta del primo episodio.

Cos'è successo

Il fuggitivo, un marocchino di 37 anni, era ospitato nella struttura senza sbarre dove arrivano ex detenuti con infermità o seminfermità di mente e sentenza penale. "Ennesima evasione alla Rems sulle alture di Pra', pochi minuti fa evasione dal cancello principale", è il messaggio su un gruppo social di quartiere pubblicato questa notte. "Complimenti alla struttura per come sta operando in questi anni, soprattutto in questo periodo così delicato. Mi domando - scrive il residente - se chi si assume la responsabilità di questo trasferimento sappia esattamente quello che succede qui. Combatteremo per la nostra sicurezza, questa è l'unica cosa certa". 

Delfino uscirà dal carcere tra il 28 e il 29 luglio, dopo avere scontato la condanna a 16 anni e otto mesi. Nella Rems l'ex barman dovrà passare almeno sei anni e mezzo visto che per il tribunale di sorveglianza è ancora socialmente pericoloso.

La Lega: "Dotare gli ospiti di braccialetto elettronico"

“L’evasione di un ospite dalla Rems Villa Caterina di Genova Pra’ è la dimostrazione che le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza vanno ripensate a livello nazionale - è il commento dei consiglieri regionali della Lega Alessio Piana e Gianmarco Medusei -. Esistono, infatti, dei buchi normativi dal 2012, che andrebbero colmati, se si vuole che le strutture, che ospitano detenuti affetti da patologie psichiatriche e da considerarsi dunque socialmente pericolosi, siano sicure".

A Villa Caterina le misure di sicurezza, come l’innalzamento dei cancelli, erano state recentemente aumentate, ma per i due consiglieri non è stato sufficiente, visto che al giovane straniero che è evaso, è bastato poco per sfondare il cancello d’ingresso e scappare: "Crediamo che una soluzione per garantire un adeguato livello di sicurezza a chi lavora all’interno delle residenze, ma anche ai cittadini che vivono nelle vicinanze delle strutture, sia quella di dotare tutti gli ospiti di un braccialetto con dispositivo di geolocalizzazione, che permetta quindi di individuare subito il luogo dove si trovano. Speriamo che la proposta del braccialetto elettronico sia presa in considerazione dalle autorità competenti e dal legislatore nazionale, e da parte nostra ci attiveremo con un’azione di sensibilizzazione in tal senso. Comprendiamo e condividiamo le preoccupazioni degli abitanti di Prà, soprattutto in vista dell’arrivo nella struttura, previsto per fine luglio, del killer Luca Delfino. Ci auguriamo che l’uomo che è evaso questa notte, sia rintracciato al più presto dalle forze dell’ordine".

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