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Cronaca via Prè

Hashish e cocaina, arrestati fornitori del centro storico: consegne stile "Pac Man"

Quattro le misure di custodia cautelare eseguite nei giorni scorsi tra Serravalle e Novi Ligure. La droga veniva nascosta i box o campi coltivati, e consegnata in diverse città del Nord Italia

L’hanno chiamata “operazione Pacman”, per via delle modalità con cui gli spacciatori si muovevano nel dedalo di vicoli del centro storico - proprio come il “fantasmino” protagonista del celebre videogioco: l’hanno condotta gli agenti del commissariato Pré, e ha portato all’arresto di 4 persone di età compresa tra i 34 e i 41 anni, tutti originari del Marocco, accusati di rifornire di cocaina e hashish i pusher attivi nella città vecchia e in altri capoluoghi del Nord Italia. 

Vicoli e caruggi per "scomparire" alla vista 

La base logistica del gruppo, secondo gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Maria Chiara Paolucci, era nel basso Piemonte, tra Serravalle e Novi Ligure. Da lì, i fornitori di droga incontravano gli acquirenti delle varie città, oppure si spostavano per raggiungerli. A Genova, sfruttavano insieme con gli acquirenti i vicoli del centro storico per assicurarsi di non essere seguiti e per far perdere le loro tracce, imboccandone uno e “sparendo” alla vista per ricomparire poi in un altro punto. Un modus operandi che ha costretto gli uomini del commissariato Pré a mettere in campo tutte le risorse a disposizione con una serie di appostamenti, pedinamenti e intercettazioni partite da un primo sequestro di droga, avvenuto nel marzo del 2018.

La svolta è poi arrivata a maggio 2018, quando in provincia di Alessandria è stato intercettato un corriere magrebino trovato in possesso di circa 800 grammi di sostanza stupefacente, arrivato a Novi Ligure a bordo di una macchina accompagnata da un’altra vettura di “staffetta”: tutti i viaggi venivano effettuati in auto, evitando i caselli autostradali maggiormente controllati dalle forze dell’ordine, oppure in treno, scegliendo stazioni anche in questo caso poco controllate.

Droga nascosta in box e campi coltivati

Gli investigatori, coadiuvati dalla Squadra Mobile e dalla polizia alessandrina, sono alla fine riusciti a risalire ai quattro componenti della banda, tutti residenti tra Serravalle e Novi Ligure, e le perquisizioni hanno consentito di accertare che l’hashish veniva custodito in alcuni box auto, mentre la cocaina veniva confezionata in contenitori ermetici e nascosta nei numerosi campi presenti nei dintorni di Novi Ligure.

Per evitare di essere intercettati, inoltre, i fornitori sfruttavano tecnologie avanzate in grado di rilevare “cimici” all’interno delle auto, scansionandole con regolarità, e per comunicare sfruttavano diversi numeri di telefono su cui avevano installato applicazioni per utilizzare chat protette. Sulla base degli elementi raccolti, sono state quindi emesse le ordinanze di custodia cautelare che una volta eseguite hanno permesso di recuperare, nella casa di uno degli arrestati, circa 8mila euro in contanti.

Le indagini proseguono adesso su Genova per risalire all’identità dei pusher che si rifornivano da loro, attivi su un’ampia porzione del centro storico.

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