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Cronaca

Nuova diga, illegittima l'aggiudicazione dei lavori al consorzio Pergenova

"La festa dell'immobilità non verrà celebrata. Grazie alle nuove norme finalmente decise dal Parlamento della Repubblica, il cantiere della diga di Genova andrà avanti esattamente come previsto". Così il presidente della Regione e il sindaco di Genova in merito alla sentenza del Tar

L'aggiudicazione della gara per la nuova diga foranea del porto di Genova è illegittima. Lo ha stabilito la prima sezione del Tar della Liguria nelle camere di consiglio dei giorni 7 aprile 2023 e 5 maggio 2023, che ha così annullato l'atto. Il cantiere però non si ferma.

"Ai troppi signori del no che ancora popolano il nostro Paese, per interesse o per mediocrità, stavolta possiamo dire - dichiarano il presidente della Regione Liguria e il sindaco di Genova -: riponete pure festoni, trombette e palloncini colorati. La festa dell'immobilità non verrà celebrata. Grazie alle nuove norme finalmente decise dal Parlamento della Repubblica, il cantiere della diga di Genova andrà avanti esattamente come previsto".

"Nel pieno rispetto della sentenza - concludono -, il pronunciamento del Tar infatti non ferma i lavori e non sposta nulla nelle decisioni prese coraggiosamente da istituzioni, che vogliono far crescere il Paese. Se ne facciano una ragione i tanti comitati dediti all'immobilismo e le troppe imprese, che ancora oggi ritengono, che i ricorsi siano il metodo per far correre la nostra economia, arrecando danno anche a loro stesse".

Il ricorso era stato presentato da Eteria, il consorzio guidato dai gruppi Gavio e Caltagirone con la spagnola Acciona e Rcm costruzioni, contro l'aggiudicazione della gara al consorzio Webuild-Fincantieri. In una precedente pronuncia il Tar aveva rigettato la sospensiva richiesta dai ricorrenti e i lavori sono iniziati ufficialmente con la cerimonia del 4 maggio scorso.

"Ovviamente, trattandosi di procedura di progettazione e realizzazione - si legge nella sentenza - di opera finanziata in parte con le risorse previste dal Pnrr, e trovando applicazione l'articolo 125 del codice del processo amministrativo (art. 48 comma 4 del D.L. 31/05/2021, n. 77), l'annullamento dell'affidamento non comporta la caducazione del contratto già stipulato, ed opera ai limitati fini di cui all'articolo 34, comma 3 c.p.a., ovvero quale accertamento dell'illegittimità dell'atto ai soli fini risarcitori, conformemente alle conclusioni del Consorzio Eteria, per come rassegnate negli atti di motivi aggiunti notificati successivamente al rigetto della domanda cautelare".

Insomma, nell'immediato la sentenza non ha ripercussioni concrete, ma c'è il discorso del risarcimento. La palla ora passerà al Consiglio di Stato, ma se venisse confermata l'illegittimità dell'aggiudicazione, l'autorità portuale dovrebbe risarcire il consorzio escluso. L'opera per ora non si ferma, ma le decisioni prese nelle aule dei tribunali potrebbero farne lievitare i costi.

Il tribunale amministrativo, con la sentenza pubblicata oggi, ha "condannato il Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale - si legge ancora nella sentenza -, Commissario Straordinario per la realizzazione della nuova Diga Foranea di Genova e il Consorzio PerGenova Breakwater, in solido, al pagamento, in favore del Consorzio Stabile Eteria e di R.C.M. Costruzioni s.r.l., delle spese di giudizio, che liquida in € 10.000,00 (diecimila), oltre spese generali, Iva e Cpa, oltre al rimborso del contributo unificato versato per il ricorso ed i motivi aggiunti".

Nella sentenza viene anche ripercorso l'antefatto, dalla prima gara andata deserta, alla decisione del commissario "di aprire una successiva fase di negoziazione privata con i due operatori". Quindi "le offerte venivano esaminate dai membri di un collegio di esperti indipendenti e i due operatori venivano invitati a presentare precisazioni e chiarimenti alle proposte, oltre a una proposta economica migliorativa, in forma di ribasso percentuale unico e incondizionato sul nuovo importo a base di gara di € 910.984.651,19".

"Con verbale dell’11.10.2022 - ricorda la sentenza -, il Commissario straordinario dava atto dei nuovi ribassi proposti da Webuild (9,40%) e dal RTI Eteria (8,019%), e, facendo proprie le valutazioni del collegio degli esperti, dalle quali sarebbe emersa una più favorevole considerazione per l’offerta tecnica dell’O.E. Webuild, 'che appare particolarmente marcata per ciò che riguarda la professionalità ed adeguatezza della proposta rispetto ai servizi e i lavori analoghi presentati', stabiliva di proseguire la negoziazione con il solo raggruppamento controinteressato, disponendo l’aggiudicazione in suo favore".

Pd: "Chi mette in discussione la diga ogni giorno è chi dovrebbe realizzarla al meglio e fallisce in ogni passaggio"

"La gestione della realizzazione della Diga da parte di Toti, Bucci e Signorini - dichiarano in una nota congiunta i dem Valentina Ghio, Simone D'Angelo e Luca Garibaldi - si rivela sempre più fallimentare. La sentenza del Tar che dichiara illegittima l'assegnazione dell'appalto a Webuild è l'ulteriore conferma di come Comune, Regione e Autorità Portuale stiano mettendo a rischio la costruzione di un'opera centrale per la Liguria e per il Paese, che procederà nel suo iter solo perché protetta dalle misure speciali previste per il Pnrr. Diversamente sarebbe saltato tutto, con danni enormi".

"Siamo di fronte - proseguono - all'ennesimo colpo alla credibilità gestionale di chi dovrebbe realizzare l'opera principale del Pnrr, che fino a oggi ha già visto diversi scivoloni: dalla gara andata deserta al ritardo nell'assegnazione dei lavori da parte della commissione aggiudicatrice a causa di un conflitto di interesse, fino ai dubbi mai chiariti e fugati sulla tenuta progettuale. A questo ora si aggiunge il fatto che, secondo il Tar, pure l'affidamento è viziato, sentenza che apre la strada anche all'ipotesi di risarcimento, che, su un'opera così costosa, rischia di essere ingente".

"Nonostante la propaganda e la passerella della destra - concludono -, la realtà è chiara: chi mette in discussione la diga ogni giorno sono coloro (Comune, Regione e Autorità di Sistema portuale), che dovrebbero realizzarla al meglio e che invece falliscono a ogni passaggio".

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