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Cronaca Di Negro / Via Raffaele Rubattino

Scritte ingiuriose contro Diego Turra, denunciati 4 No Border

Gli agenti della Digos hanno individuato gli autori dei graffiti tracciati sul muro della sede dell'Agenzia delle Entrate: tra loro anche il figlio di un dirigente della Caritas Ambrosiana

Dopo settimane di indagine, la Digos di Genova ha individuato e denunciato gli autori delle scritte ingiuriose comparse sull’edificio sede dell’Agenzia delle Entrate, in via Rubattino, che si riferivano alla morte di Diego Turra, il poliziotto del Reparto Mobile del capoluogo ligure che, in servizio a Ventimiglia lo scorso 6 agosto durante l'emergenza migranti, ha perso la vita a causa di un arresto cardiaco.

A vandalizzare il muro con scritte come “- arresti, + arresti cardiaci” sono stati quattro giovani No Border: due ragazze, una genovese di 25 anni e una milanese di 26, e due ragazzi, un anarchico residente in Lombardia di 28 anni e un 35enne di Cosenza. A mettere gli agenti sulle loro tracce sono stati i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, che la notte del 19 agosto li hanno immortalati mentre scendevano da un furgone, un Fiat scudo bianco, e si avvicinavano all’edificio di via Rubattino.

I quattro, già noti alle forze dell’ordine come antagonisti per avere partecipato ad altre manifestazioni in piazza, sono stati ulteriormente incastrati dal fatto che la stessa sera, prima di realizzare le scritte, avrebbero scattato una foto a un’altra scritta comparsa nel novembre del 2014 su un altro edificio di via Rubattino, che inneggiava alla liberazione di alcuni militanti arrestati dopo lo sgombero del centro sociale Corvaccio di Milano, tra cui c’era anche uno dei 4 No Border denunciati. 

Nel corso delle indagini, la Digos ha anche scoperto che il furgone utilizzato dai 4 giovani era stato noleggiato dalla Fondazione Caritas Ambrosiana, dove il padre di uno di loro riveste un ruolo dirigenziale.

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