Caso Uber, la protesta dei tassisti blocca via Roma e piazza Corvetto
La categoria è scesa in piazza per protestare contro la recente sentenza che ha stabilito che il servizio di ride-sharing non è esercizio abusivo della professione
Tassisti in rivolta dopo la sentenza emessa sabato scorso dal giudice di pace di Genova, che ha stabilito che fare l’autista Uber non corrisponde a esercitare abusivamente la professione.
La categoria è scesa in piazza questa mattina invadendo con decine di auto bianche piazza Corvetto e via Roma e bloccando il traffico, mentre una ristretta delegazione ha fatto il suo ingresso in Prefettura per parlare con il prefetto Fiamma Spena.
L’ennesimo capitolo di una battaglia che i tassisti genovesi portano avanti da quando il servizio di driver targato Uber è sbarcato nel capoluogo ligure, e che è stata recentemente sostenuta anche dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che aveva spiegato che «qualsiasi app che eroghi un servizio pubblico non autorizzato compie un esercizio abusivo della professione, non è permesso e non si può fare, che si chiami Uber o in qualsiasi altro modo”.