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Cronaca

Coronavirus: scuole chiuse sino a metà marzo, terza vittima in Liguria

Prolungata di una settimana la chiusura degli istituti scolastici e delle università per contenere l'epidemia del virus. Mercoledì è deceduto un 72enne di Andora al San Paolo di Savona

Le scuole restano chiuse in tutta Italia sino al 15 marzo: la decisione, ennesimo provvedimento per cercare di contenere e rallentare l’epidemia di coronavirus, era nell’aria ormai da martedì, e nel pomeriggio di mercoledì è arrivata la conferma della ministra all'Istruzione Lucia Azzolina.

«Per il governo non è stata una decisione semplice - ha detto a Palazzo Chigi - abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attivita' didattiche da domani al 15 marzo»

Le attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado e nelle università saranno dunque sospese non sino all’8 marzo ma sino al 15 marzo.

Coronavirus, 3 vittime: morto un 72enne al San Paolo di Savona

Nel pomeriggio di mercoledì è inoltre arrivata la notizia di un nuovo decesso legato al coronavirus, il terzo in Liguria. Si tratta di un uomo di 72 anni ricoverato all'Ospedale San Paolo di Savona per una polmonite, risultato poi positivo al nuovo coronavirus: «La sua situazione clinica ci ha spinto a testare il paziente anche per il coronavirus, visto il suo quadro. Non era entrato in contatto con casi di coronavirus, ma vista la situazione attuale la Regione aumenta la sensibilità di ricerca e va a cercare proprio il coronavirus» .

L’uomo, originario di Andora, è arrivato in autopresentazione alcuni giorni fa da Andora al Punto di primo intervento dell’ospedale di Albenga, inviato dal medico di medicina generale. Presentava problematiche respiratorie. Le sue condizioni si sono aggravate ed è stato quindi trasferito all’ospedale San Paolo di Savona, nel reparto di terapia intensiva. 

«Dal momento che non rispondeva alle normali terapie e manifestava un quadro clinico critico di cui non si comprendeva l’origine . fanno sapere dalla Regione - secondo i protocolli liguri di massima prudenza per la salute pubblica, è stato effettuato un approfondimento anche per verificare la positività al coronavirus. L’esito del test, positivo, è arrivato dopo il decesso del paziente. Non risulta, ad ora, che abbia avuto contatti con il ‘cluster’ savonese né una provenienza da ‘zone rosse’».

Regione e Alisa hanno già attivato il protocollo previsto in questi casi: i familiari del paziente sono stati posti in sorveglianza attiva con 5 dipendenti del servizio sanitario che sono entrati in contatto prolungato con lui. Tutti gli altri operatori hanno operato senza rischi di esposizione al contagio, perché il paziente, per il suo quadro clinico, è rimasto protetto con maschera respiratoria filtrante assoluta. 

«Stiamo cercando di ricostruire i contatti che il signore ha avuto - ha detto il governatore Toti da Roma - Non ci risulta sia entrato in contatto con il cluster principale del ponente, quello di Alassio, e non sappiamo ancora dove possa avere contratto il virus. Potrebbe avere avuto contatti con alcuni lombardi, o averlo avuto da ancora prima che venisse diagnosticato il caso di Alassio. Ci stiamo muovendo anche con la famiglia per cercare di rintracciare la linea».

Coronavirus, i casi in Liguria: quante sono le persone contagiate

Salgono dunque a tre le persone deceduti in Liguria risultate positive al coronavirus: la donna di 91 anni trovata senza vita nella sua stanza in un albergo di Laigueglia, la donna di 86 anni morta all'ospedale San Martino appartenente alla comitiva lombarda in vacanza ad Alassio, e il 72enne ricoverato al San Paolo di Savona.

I casi positivi in Liguria, stando ai dati diffusi mercoledì 4 marzo, sono 24, come confermato dall'assessore alla Sanità, Sonia Viale. Ai casi di mercoledì si sono aggiunti due casi nel territorio della Asl 2, ed è escluso dal numero il paziente deceduto a Savona.

I soggetti in sorveglianza attiva in tutta la regione sono 399 (28 nel territorio della Asl 1, 192 in Asl 2, 51 in Asl 3, 51 in territorio Asl 4, 39
in Asl 5), quelli ricoverati in ospedale 14 (1 paziente a Sanremo, 5 a Savona, 7 al San Martino, 1 alla Spezia), 10 sono invece curati a domicilio.

Dei 4 pazienti ricoverati ne reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino, 3 sono in buone condizioni generali di salute e uno in discrete condizioni generali di salute. I 3 pazienti invece ricoverati nel reparto di Rianimazione del San Martino, in assistenza ventilatoria intensiva, sono sempre gravi ma stabili. 

I 2 pazienti ricoverati presso l’Ospedale di Sanremo sono in buone condizioni generali di salute, e uno verrà dimesso oggi. I 4 pazienti ricoverati presso l’Ospedale di Albenga (due nel primo, due nel secondo), sono anche loro in buone condizioni generali di salute. Nettamente migliorato il paziente ricoverato al Sant'Andrea della Spezia, il secondo diagnosticato ufficialmente in Liguria.

Coronavirus, nave Gnv in isolamento in porto a Genova 

Nel corso del punto stampa di mercoledì sera, sia l’assessore Viale sia l’assessore regionale alla Protezione Civile hanno fornito chiarimenti sulla case della nave Gnv in isolamento in porto a Genova dopo la conferma di un caso positivo sbarcato a Tunisi: «La questione è stata oggetto di un vertice in prefettura in mattinata, cui ha partecipato anche l’asma, che ha preso in carico il caso martedì seguendo il protocollo - ha detto Viale - Le persone a bordo sono 65, metà italiani e metà stranieri. Sei persone sono state riportate sulla nave, in isolamento, perché entrate in contatto con il caso positivo»

«Ci stiamo attivando per trovare una sistemazione per le persone a bordo visto che la nave non è l’ambiente idoneo per trascorrere l’isolamento - ha aggiunto l’assessore Giampedrone - Abbiamo ancora 10 giorni di quarantena visto che il caso positivo è sbarcato a Tunisi il 28 febbraio. La struttura che li ospiterà, che deve individuare l’armatore, deve avere le caratteristiche essenziali per la vigilanza: oss con protezione per l’assistenza alle persone e la sorveglianza attiva, stanze singole in isolamento e tutto ciò che serve. Le strutture saranno sicuramente in Liguria, ci stiamo muovendo in accordo con prefettura, Usma e Gnv».

Sono invece stati trasferiti tutti gli ospiti dell’hotel Corallo di Finale Ligure in isolamento: «Abbiamo trasferito sempre noi anche i 6 ospiti piemontesi», ha chiarito Giampedrone.

Economia in affanno, Toti a Roma per chiedere sostegno all'economia

Inevitabili le ripercussioni sull'economia legate ai provvedimenti sempre più restrittivi legati all'emergenza coronavirus. Soprattutto in Liguria, dove gran parte degli introiti ruotano intorno al turismo. Il governatore ligure Giovanni Toti in mattinata è arrivato Roma, insieme con il presidente della conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, per chiedere al premier Conte l’estensione degli aiuti previsti per le regioni più colpite, mentre l’assessore Gianni Berrino ha già chiesto di estendere il periodo di disoccupazione e la cassa in deroga per tutto il settore turistico. 

«La decisione che trapela da Palazzo Chigi sulla chiusura delle scuole fino a metà marzo ci vede concordi - ha detto Toti - ci sembra l'unica possibile e conferma che la nostra linea della prudenza era giusta. Tenere chiuse le scuole in tutta la Liguria, nonostante questo non fosse previsto dal decreto del Governo, adottato il primo marzo, è stata una scelta corretta e lungimirante. Continueremo a tutelare la salute dei nostri cittadini con decisione e senza tentennamenti. Già oggi chiederò all'esecutivo aiuti per le famiglie che inevitabilmente subiranno disagi per questa decisione e per tutti i lavoratori non garantiti chiederemo misure di sostegno al reddito».

Scuole chiuse: ci si organizza per le lezioni a distanza

Sulla base delle valutazioni sul quadro epidemiologico relativo ai contagi da coronavirus e sulle condizioni igienico sanitarie degli istituti, le diverse direzioni stanno prendendo provvedimenti per supplire allo stop delle lezioni.

La sede di Liguria Digitale agli Erzelli, per esempio, è a disposizione per i docenti che vorranno fare lezioni a distanza in questi giorni, con il supporto tecnologico del Digital Team della Scuola Digitale, e in diversi altri istituti, tra cui quello di Teglia, si è già provveduto a passare alle lezioni in streaming e virtuali, così come accade anche in università, dove il rettore Paolo Comanducci ha dato il via libera alle "lauree online".

Panico da contagio: in pochi nei ristoranti e sui mezzi pubblici

Le prime difficoltà economiche legate al coronavirus si stanno facendo sentire: come conferma Confesercenti, in Liguria bar e ristoranti hanno perso 13 milioni in 10 giorni. Le misure restrittive e il panico da contagio hanno infatti ridotto anche la vita sociale, incidendo sui luoghi di convivialità.

Anche i mezzi pubblici portano meno passeggeri: i dati forniti dall'assessore Campora confermano che meno persone hanno scelto di utilizzare mezzi pubblici, complice anche la chiusura delle scuole: i passeggeri sono calati finora del 30%.

Danni ingenti anche nel settore della cultura, complici le chiusure di musei e mostre. Non è un caso che, per invogliare le persone a uscire lo stesso e a usufruire di mostre ed esposizioni, ci sia chi si ingegna. Palazzo Ducale, per esempio, ha inaugurato le visite guidate "al metro" per rispettare le distanze di sicurezza anti-contagio.

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