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Cronaca

Coronavirus, in Liguria 185 contagi: «Cresceranno: il picco tra qualche settimana»

L'Oms dichiara pandemia. Regione Liguria si prepara all'ondata di casi positivi, si pensa a una nave in porto per ospitare malati che non necessitano il ricovero e i guariti cui servono dimissioni protette

I contagi da coronavirus crescono in tutto il mondo, tanto da avere spinto l'Oms a dichiarare, alla fine, pandemia. In Liguria i casi mercoledì hanno superato le 180 unità, per la precisione 185 registrati in serata: un aumento importante, con 53 casi in più rispetto a martedì.

Coronavirus, i numeri in Liguria

Del totale dei pazienti contagiati, 108 sono ricoverati in ospedale (e di costoro 34 si trovano in terapia intensiva, 5 in più rispetto a ieri), mentre 77 sono in isolamento al proprio domicilio. Le persone in sorveglianza attiva sono 1065, 200 i campioni in più ricevuti in laboratorio, per un totale di oltre 900 campioni fatti. L'età media dei pazienti positivi è di 64 anni, quella dei malati ricoverati è di 69 anni. I deceduti in totale sono 9 in tutta la regione.

Tra gli ospedalizzati, 15 sono sul territorio di Asl 1 Imperia (di cui 2 in terapia intensiva), 27 sul territorio di Asl 2 Savona (di cui 4 in terapia intensiva), 31 al San Martino di Genova di cui 12 in terapia intensiva, 10 all'Evangelico di cui 7 in terapia intensiva e 3 nel reparto Covid-19, 9 al Galliera di cui 3 in terapia intensiva. Per quanto riguarda Asl 5 La Spezia, i ricoverati sono 16 di cui 6 in terapia intensiva.

«La previsione che sino a oggi abbiamo fatto di sviluppo del virus nel territorio viene rispettata, le curve co cui stiamo tarando il sistema sanitario sono azzeccate - ha detto il governatore ligure Giovanni Toti - i piani di incremento delle terapie intensive e semi intensive e dei posti letto di malattie infettive programmati stanno crescendo in proporzione. Non c’è nessuno a oggi che rischia di non avere cure appropriate in caso di bisogno perché abbiamo aumentato i posti letto. Le visite urgenti sono garantite a tutti, tutto ciò che non è urgente lascia spazio al picco epidemico che ancora crescerà, di molte centinaia di unità, pensiamo che il picco possa arrivare nelle prossime settimane, avremo una scia lunga di alcune settimane, molto dipenderà dalle misure che abbiamo messo in campo, se tutti faranno il loro dovere la scelta dovrebbe scendere tra qualche settimana, in caso contrario non scenderà».

Mascherine e respiratori, Toti: «Previste consegne nei prossimi giorni»

Il governatore ligure ha confermato che si sta lavorando non solo per riorganizzare la rete ospedaliera per ricavare posti letto in Malattie Infettive e Terapia Intensiva, ma anche per essere certi di avere gli strumenti necessari per affrontare l’emergenza. 

«Sappiamo che esiste un’emergenza rispetto a occhiali, calzari, tute usa e getta e soprattutto mascherine che il personale sanitario usa per assistere i pazienti - ha confermato il governatore ligure - è un’emergenza che esiste in tutta Italia e ne parliamo in ogni riunione. Stasera arriverà un carico di mascherine direttamente acquistare da regione liguria che verra distribuito, domani arriverà un altro carico da 36mila mascherine mandato dal dipartimento di Protezione Civile. Verranno distribuiti sulla base di urgenze e necessità. Stanno arrivando inoltre 6 respiratori che aumentano ulteriormente il potenziale curativo dei presidi ospedalieri e che si aggiungo ai 100 posti in rianimazione».

Coronavirus, una nave come struttura per dimissioni protette e quarantena

«Confermiamo che stiamo discutendo della predisposizione di una unità navale per ospitare pazienti che devono trascorrere un periodo in isolamento perché malati, ma che non necessitano di ricovero ospedaliero - ha detto Toti - o per pazienti che sono guariti, ma hanno bisogno di un periodo di dimissioni protette. Stiamo approfondendo con Asl 3 di Genova e la task force di Alisa di predisporre una nave da crociera o di un traghetto Msc».

«La Rsa Viale Cembrano è stata già confermata struttura di Protezione Civile - ha aggiungo l'assessore Giacomo Giampedrone - I ragazzi della Gnv finiranno domani la quarantena, e da venerdì mattina la rsa diventerà struttura di Protezione Civile per casi di persone dimesse e in quarantena. Attendiamo l'ok alla scuola penitenziaria di Cairo Montenotte, che potrebbe essere l'hub del ponente, i sanitari hanno già dato l'ok e anche la Protezione Civile, potrebbe garantirci altri 50 posti in disponibilità». 

«L’ipotesi Nave Cavour dipende dalla Marina Militare, abbiamo detto che il porto di Genova è pronto ad ospitarla, dovrà decidere la cabina di regina nazionale, saremo lieti di facilitare se dovremo dare una mano. Abbiamo ribadito la nostra disponibilità a tute le regioni per essere d’aiuto, compatibilmente con la nostra sanità e la nostra possibilità».  

Coronavirus, l’infettivologo Bassetti: «Infezione difficile, ma si guarisce»

«Al San Martino ci sono 12 pazienti in terapia intensiva e 22 in Malattie infettive, per un totale di 34 persone. I pazienti in Malattie Infettive sono stabili, quelli in terapia intensiva sono in prognosi riservata. Nei prossimi giorni cercheremo di estubare i 3 pazienti che sono intubati, ma l’aspetto positivo è che oggi è stata dimessa la “paziente 0”, la donna della provincia di Asti che è stata portata a casa, ancora in isolamento domiciliare perché al tampone è ancora positivo. Tra domani e venerdì dimettermi altri 4 pazienti, il che porterebbe a 13 dimissioni del San Martino».

«È un’infezione difficile, complicata, ma si guarisce e si torna a casa. Stiamo utilizzando il farmaco contro l’ebola, anche sei i criteri stanno diventando più stringenti. Stiamo lavorando giorno e notte duramente, e ringrazio sia gli operatori sia i cittadini genovesi, tantissimi, che ci manifestano vicinanza con donazioni per comprare macchinari e fare ancora meglio il nostro lavoro».

Decreto coronavirus, Toti: «Se il governo inasprirà le misure non abbiamo paura di adeguarci»

Toti ha chiarito che la Regione è disposta ad adottare misure ulteriormente restrittive, a patto che vi siano «dati scientifici a supporto» e che siano adottate «a livello nazionale».

«Abbiamo adottato rigorosamente le linee guida contenute nel decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 9 marzo, i controlli sono stati predisposti e avvengono anche in Liguria, ma dovremmo essere tutti abbastanza responsabili da agire con prudenza e attenzione alle regole».

«Abbiamo discusso e ci siamo confrontati sulle misure di contenimento - ha ribadito Toti - ci atterremo a quanto disporrà il governo. Se si ritiene, sulla base di quanto dicono gli epidemiologi e l’Istituto Superiore di Sanità, di adottare ulteriori misure più stringenti, Regione Liguria è pronta a prenderle in ogni momento. Trovo inappropriato, invece, agire sotto spinte emotive, e che le Regioni vadano in ordine sparso e agiscano da sole mettendo a dura prova i cittadini e l’individuazione delle norme precise su come ci si deve comportare. Le ordinanze normano e dettano disposizioni sugli aspetti della vita di tutti, del singolo e delle imprese, e siamo pronti ad adeguarci in un quadro nazionale. Non sono in grado di stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato senza la scienza a supporto».

Viale: «Non vi presentate in pronto soccorso»

L’assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, ha confermato che negli ultimi giorni, nonostante le raccomandazioni, alcune persone prese dal panico si sono presentate al pronto soccorso con sintomi influenzali.

«Questi comportamenti sono molto pericolosi, perché mettono al rischio altre persone e il personale sanitario che ogni giorno lavora per gestire l’emergenza. È il momento di comportarsi in maniera responsabile. Sappiamo anche che ci sono questioni da risolvere, come la dotazione di mascherine: ho ricevuto lettere di medici, non di ospedale ma della continuità assistenziale, che hanno detto che si rifiutano di curare le persone senza le mascherine. Siamo consapevoli delle necessità di tutti e stiamo lavorando per risolvere i problemi»

Coronavirus, attivati numeri informativi su decreti e norme di comportamento

Sono stati attivati inoltre numeri finalizzati a dare informazioni sul decreto e sulle norme di comportamento: 

  • 0105485767 
  • 0105488679

Si tratta di numeri non di emergenza, ma che si può chiamare per avere informazioni che non riguardano l’emergenza sanitaria, e che si affiancano ai siti istituzionali che riportano le risposte alle domande più frequenti.

Coronavirus, i contagi e i ricoveri in Liguria: dimessa la "paziente 0"

Alle 13 di mercoledì 11 marzo, al San Martino (hub regionale per la gestione dell'emergenza) erano 25 i ricoverati in Malattie Infettive, 11 in Rianimazione, per un totale di 36 pazienti ospedalizzati.

Sono risultati negativi i tamponi effettuati sugli operatori del Pronto Soccorso che la scorsa settimana erano venuti a contatto con il paziente positivo di origini egiziane proveniente dalla Lombardia, e gli operativi entrati in contatto con il paziente positivo transitato a Pneumologia.

Tra le notizie dei ricoveri e dei contagi, una buona. È stata infatti stata dimessa la cosiddetta “paziente 0” della Liguria, la donna di 79 anni residente a Castiglione d'Adda (in provincia di Lodi), che era ospite dell'Hotel Bel Sit di Alassio, risultata tra le prime positive al virus e ricoverata al San Martino.

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Proroga piani terapeutici

Licenziato anche il documento per la medicina territoriale che prevede che i piani terapeutici in scadenza tra il 1 marzo ed il 30 aprile siano prorogati al 30 giugno 2020. «Un rinnovo automatico - ha detto Viale - che comunque non esime da una valutazione clinica. Anche per la questione delle ricette stiamo valutando una soluzione per inviarle per mail al paziente che potrà stamparle». Tutte le informazioni sugli ambulatori e gli orari possono essere trovate sui siti istituzionali delle varie Asl. Da domani si potranno prescrivere solo prestazioni con priorità U urgenti e B brevi.

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Contributo alle famiglie

«In relazione all’avviso pubblico per il contributo alle famiglie derivante dal disagio per la sospensione delle attività scolastiche e dei servizi per l’infanzia onde evitare le code agli sportelli - ha chiarito Viale - verrà accettato anche l’ISEE 2019. Inoltre Il contributo spetterà anche alla famiglia in cui lavora un solo genitore perché l'altro è impossibilitato. Slittano anche i termini per depositare i progetti a carattere sociale per dare modo al Terzo settore di poterli presentare».

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Bloccata in casa con la salma del marito positivo, la nota dell'Asl 2

Dopo il decesso del marito, positivo al coronavirus, una donna era stata costretta a rimanere bloccata in casa con la salma del defunto. La donna, anche lei potenzialmente infetta, aveva chiamato i soccorsi, ma i militi intervenuti sul posto avevano deciso di non entrare nell'alloggio. L'Asl 2 in una nota ha spiegato:  «In riferimento al caso della donna di Borghetto Santo Spirito che si trova nella propria casa con la salma del marito, deceduto la scorsa notte, Asl2 precisa quanto segue: l’azienda esprime vicinanza alla famiglia e in particolare alla vedova. Questa sera (martedì 10 marzo, ndr) si recherà nell’abitazione personale incaricato, non di Asl 2,  per l’adeguata sistemazione del defunto, in attesa del referto del tampone faringeo.  Mercoledì 11 marzo, nel corso della mattina, secondo le procedure di legge, si provvederà al trasferimento della salma e agli accertamenti del caso.

Polizia Locale: uffici aperti, ma solo su appuntamento

Dalla giornata di mercoledì 11 marzo gli uffici della Polizia Locale rivolti al pubblico sono aperti solo su appuntamento per evitare assembramenti in osservanza delle disposizioni contro il Coronavirus.

«Ci sembra la modalità più adeguata per continuare a fornire il servizio ai cittadini - spiega l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale Stefano Garassino - e allo stesso tempo dare attuazione a tutte le misure stabilite dal governo per far fronte all’emergenza epidemiologica del Coronavirus. Chiediamo la collaborazione dei cittadini, soprattutto nell’utilizzo dei canali informatici e della posta elettronica per le pratiche e gli appuntamenti».

Si tratta del Reparto Contravvenzioni con l’Ufficio Informazioni e Appuntamenti (010.5577949 – pmfrontoffice@comune.genova.it) e l’Ufficio sequestri (010.5573916 - pmsequestri@comune.genova.it) e della Polizia Amministrativa con l’Ufficio transiti in deroga, Disabili, Occupazioni suolo, Ordinanze-ingiunzioni (010.5570753 - pmuapermessi@comune.genova.it), l’Ufficio Trasporti eccezionali (010.5570753 - pmeccezionali@comune.genova.it), l’Ufficio Rilascio Atti che si occupa dei rapporti incidenti stradali e relazioni di servizio (010.5573742 - pmrapporti@comune.genova.it) e Ufficio Oggetti rinvenuti (010.500519 - pmrinvenuti@comune.genova.it).

Il rilascio dei rapporti di incidenti stradali può avvenire on line registrandosi al sito o tramite mail. Tutte le informazioni su come fare sono sul sito pmgenova.it (dalla home page occorre accedere alla sezione “servizi on line” e poi in “incidenti stradali”).

Ricevono solo su appuntamento anche l’Ufficio Taxi/noleggio con conducente (010.5573667, 010.5573389 - pmuataxi@comune.genova.it) e l’Ufficio Licenze pubblico spettacolo/commissione comunale di vigilanza/ascensori/fuochini (010.5574250, 010.5574249, 010.5577412 - pmualicenze@comune.genova.it).

Anche i Distretti della Polizia Locale osserveranno le stesse disposizioni:

  • Distretto 1- Centro Est – pmdistretto1@comune.genova.it – 0105575559-502
  • Distretto 2- Centro Ovest – pmdistretto2@comune.genova.it – 010.5578797-711
  • Distretto 3-Bassa Valbisagno – pmdistretto3omune.genova.it – 010.5577823-820
  • Distretto 4-Media Valbisagno – pmdistretto4@comune.genova.it – 010.5577162-78377
  • Distretto 5-Valpolcevera – pmdistretto5@comune.genova.it – 010.5578682-670
  • Distretto 6-Medio Ponente – pmdistretto6@comune.genova.it – 010.5577192-103
  • Distretto 7-Ponente – pmdistretto7@comune.genova.it – 010.5577682-684
  • Distretto 8-Medio Ponente – pmdistretto8@comune.genova.it – 010.5577140-172
  • Distretto 9-Levante – pmdistretto9@comune.genova.it – 010.5579841-842

Agenzia delle entrate, uffici aperti solo per ricezione di atti

Dal 10 marzo anche l'Agenzia delle Entrate ha messo in atto strategie per ridurre l'affluenza nei propri uffici. «Al fine di contenere il rischio di diffusione del contagio - hanno scritto in una nota - si invita all’utilizzo dei canali telematici per la richiesta dei servizi. Presso le sedi degli uffici sarà possibile consegnare documenti e richiedere servizi per la successiva lavorazione in back-office».

Si ricorda inoltre che è possibile ricorrere all’utilizzo della posta elettronica certificata (gli indirizzi sono riportati sul sito Internet www.agenziaentrate.gov.it, nell’area nazionale e in quelle regionali) per la presentazione di istanze e documenti che saranno lavorati in back- office, il cui esito sarà comunicato dall’ufficio sempre con posta elettronica.

Sarà possibile comunicare con gli uffici anche utilizzando gli altri canali di comunicazione come Civis, posta elettronica non certificata e telefono, secondo le modalità descritte sul sito Internet dell’Agenzia.

Per i servizi di assistenza di carattere generale è attivo il numero verde 800.90.96.96, contattabile da telefono fisso, o il numero 06/96.66.89.07 tramite cellulare.

VIDEO | Coronavirus, vigili del fuoco: "Uniti si vince"

Il messaggio del corpo dei vigili del fuoco diffuso attraverso un video. "Restate a casa voi per noi, aiutateci" raccomandano i pompieri impegnati, come sempre, a garantire la sicurezza dei cittadini.

Questura, uffici aperti solo su appuntamento

Nel rispetto delle recenti misure di contrasto e contenimento al diffondersi del “Covid-19”, fino a cessata emergenza, tutti gli uffici aperti al pubblico della Questura di Genova e dei Commissariati riceveranno gli utenti solo su appuntamento e per comprovate esigenze e urgenze.

L’accesso al pubblico sarà comunque gestito affinché negli spazi dedicati all’attesa siano rispettate le misure di sicurezza previste per la prevenzione del contagio.

Crociere annullate nel Mediterraneo

A seguito delle nuove misure introdotte ieri sera dal Governo italiano per contenere l'emergenza sanitaria sul territorio nazionale, Costa Crociere ha rivisto gli itinerari delle sue navi che faranno scalo nei porti italiani fino al 3 aprile.

«Come compagnia italiana e unico operatore di crociere battente bandiera italiana, il nostro impegno è quello di garantire il massimo supporto alle autorità e alla comunità italiane in questo sforzo straordinario per affrontare l'attuale situazione di emergenza» - ha dichiarato Neil Palomba, Direttore Generale di Costa Crociere.

Le crociere attualmente in corso faranno scalo nei porti italiani solo per consentire agli ospiti di sbarcare e rientrare a casa, senza escursioni o nuovi imbarchi. La compagnia sta inoltre provvedendo a informare gli ospiti interessati, offrendo loro un credito per una futura crociera, in modo che possano godere delle loro vacanze a bordo in un secondo momento.

Nei giorni scorsi Costa Crociere aveva già cancellato le prenotazioni di ospiti italiani in partenza per crociere al di fuori del Mediterraneo, nel tentativo di contenere i rischi e applicare le misure specifiche emanate dal governo italiano.

«La salute e sicurezza di ospiti ed equipaggio sono la priorità assoluta per Costa Crociere. A bordo delle navi Costa, il livello di sanificazione è stato ulteriormente rafforzato per garantire la massima igiene e sicurezza. Costa Crociere desidera inoltre ricordare che la compagnia ha adottato rigidi controlli sanitari all'imbarco sin dall'inizio dell'emergenza Covid-19».

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