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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro / Via San Vincenzo

Sigilli al cinema porno: sesso sullo schermo, ma anche in sala

Un'indagine della procura di Milano ha portato alla chiusura del cinema Centrale in via San Vincenzo a Genova. Secondo l'accusa, la sala era luogo di appuntamenti per fare sesso con gay, trans e prostitute

L'indagine è partita dalla procura di Milano e ha portato all'arresto di Santo Giuseppe Lanzafame, Salvatore Di Liberto e Salvatore Germanà, originari di Catania. Secondo l'accusa, la banda gestiva un consistente giro di prostituzione. Dove? Al cinema.

Due sale sono finite sotto la lente della procura nel capoluogo lombardo, una anche a Genova. Si tratta del cinema Centrale di via San Vincenzo, vicino alla stazione Brignole, per cui sono scattati i sigilli. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, la sala era luogo di appuntamenti per fare sesso con gay, trans e lucciole pagando il prezzo del biglietto per il film.

In totale gli indagati sono 19, fra cui i 2 genovesi, che gestivano il Centrale. Si tratta di Fabio Attilio Mancuso, 36 anni, residente in via Fontanarossa a Quezzi, e Roberto Antonio Parodi, 57 anni, di Mura degli Angeli a ridosso di San Teodoro. Sono accusati di reati legati allo sfruttamento della prostituzione.

Ecco un'estratto della relazione del pm Ester Nocera. «Le prestazioni sessuali potevano svolgersi liberamente in ogni luogo (sala proiezione, bagni o atrio) o comunque nelle toilette. E tutti i presenti all’interno delle sale, a conoscenza degli atti di prostituzione liberamente compiuti, svolgevano la mansione 'cartolarmente' attribuita al fine di far ordinatamente realizzare lo svolgimento della prostituzione».

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