rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Chiavari

Compravano gasolio a prezzo ribassato per rivenderlo nel loro distributore, quattro denunce

I finanzieri di Chiavari hanno riscontrato movimentazioni per oltre 20mila litri di gasolio di provenienza illecita che hanno portato al sequestro degli spazi adibiti a deposito, delle autobotti e dei mezzi utilizzati nonché del distributore di carburante

Compravano gasolio da autobotti a prezzo ribassato e lo rivendevano nel loro distributore al costo di mercato. Con un ampio margine di guadagno, dunque.

Dopo l'indagine chiamata "fuel rush", i finanzieri del comando provinciale di Genova hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione e sequestro disposto nei confronti di quattro soggetti di origini liguri e campane che sono stati denunciati.

Il provvedimento giudiziario trae origine da un’attività investigativa, diretta dalla procura della repubblica di Genova, nel corso della quale sono stati documentati numerosi episodi di furto/sottrazione di carburante per autotrazione, in danno di società di trasporti e di logistica, con sedi in varie regioni d’Italia (tra cui Toscana e Campania).

Due dei destinatari del provvedimento dell’autorità giudiziaria, titolari di società di commercio al dettaglio di carburante nonché di riparazioni meccaniche di autoveicoli con sedi nel Tigullio, attraverso l’ausilio di altri “collaboratori”, accoglievano, presso degli appositi spazi non autorizzati allo stoccaggio di carburante, mezzi pesanti, in transito lungo le tratte liguri e toscane dell’autostrada A12.

Da queste autobotti venivano sottratti illecitamente, e quindi con il corrispettivo di cifre più vantaggiose di quelle di mercato, importanti quantitativi di gasolio, con strumenti appositamente predisposti, e poi destinati a un distributore di proprietà di uno dei soggetti coinvolti nello schema criminoso per la successiva rivendita agli ignari consumatori finali.

I quattro soggetti indagati per le plurime condotte di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici che sono state ricostruite, fatta salva la presunzione della loro innocenza, hanno, di fatto, posto in essere un’attività parallela di deposito commerciale di prodotti energetici, alimentata da “forniture illecite” di carburante pressoché giornaliere.

Nel periodo delle indagini le donne e gli uomini della Compagnia della Guardia di Finanza di Chiavari hanno osservato e riscontrato movimentazioni per oltre 20.000 litri di gasolio di provenienza illecita che hanno portato al sequestro degli spazi adibiti a deposito, delle autobotti e dei mezzi utilizzati nonché del distributore di carburante.

Gli accertamenti proseguiranno sia per delineare la posizione delle ulteriori figure emerse nel corso delle indagini, sia per la determinazione del “giro d’affari” sconosciuto al fisco, al fine di sottoporlo a imposizione fiscale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Compravano gasolio a prezzo ribassato per rivenderlo nel loro distributore, quattro denunce

GenovaToday è in caricamento