Giallo al Cep. In un tranquillo mercoledì sera è stato trovato senza vita il corpo di un ragazzo tra i 20 e i 30 anni, disteso contro il muro della cucina in un appartamento di via Novella 59. Un ragazzo senza documenti, trovato in una pozza di sangue con la testa fracassata e intorno alcuni cocci di bottiglia, l'oggetto probabilmente usato per ucciderlo, qualora si trattasse di omicidio.

A darne l'allarme, intorno alle 20, è stata la sorella dell'uomo a cui è affittato l'appartamento, un pregiudicato con precedenti per spaccio, momentaneamente in comunità. La donna passando con la figlia ha notato le finestre spalancate e si è spaventata. Salendo in casa si è trovata di fronte il macabro ritrovamento del cadavere e ha subito allertato le forze dell'ordine.

In un primo momento si è pensato ad un malore o ad un'overdose, per chi, secondo gli inquirenti, avrebbe potuto trovare riparo in quella casa lasciata vuota da tempo. L'appartamento, al primo piano del civico 59 di via Novella, è facilmente accessibile da un terrazzino, per questo l'ipotesi di un senzatetto che aveva trovato lì rifugio non è da scartare. Ma poco dopo, vedendo le ferite alla testa, si è fatta largo l'ipotesi dell'omicidio.

Sul posto polizia e carabinieri, che da ore presidiano la zona. Indagini in corso per risalire alle generalità del ragazzo e soprattutto capire i perché della morte, con l'ipotesi dell'omicidio che si fa sempre più pressante.