Notte di sangue nel centro storico, 39enne ucciso a bottigliate
Il delitto è avvenuto in via San Donato, a due passi dai Giardini Luzzati. Vittima un cittadino algerino senza fissa dimora, stando alle prime testimonianze aggredito da tre persone che si sono poi date alla fuga
Notte di sangue nel centro storico genovese, teatro di un omicidio che si è consumato a pochi passi dal cuore della movida. Vittima un uomo di 39 anni di origini nordafricane sgozzato con quello che presumibilmente è stato un coccio di bottiglia usato come arma di fortuna.
I carabinieri avrebbero trovato nelle sue tasche soltanto una tessera sanitaria intestata a Mohammed Abdullah, cittadino algerino nato nel 1976 e in Italia senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. L’uomo è stato ritrovato ancora vivo, ma agonizzante, in vico San Donato, vicino ai giardini Luzzati e a pochi metri da piazza delle Erbe. A dare l’allarme è stata una telefonata anonima arrivata al centralino del 112, che ha inviato sul posto carabinieri a un’ambulanza. Inutili tutti i tentativi da parte del medico di rianimarlo: le ferite erano troppo gravi, troppo il sangue perso, e la vittima è morta nel tragitto verso l’ospedale.
Niente ancora si sa sull’identità degli aggressori: stando ad alcuni testimoni, l’aggressione sarebbe stata preceduta da una violenta lite tra la vittima e altre tre persone, uno dei quali lo avrebbe colpito al collo prima di darsi alla fuga con i complici nei vicoli del centro storico. Il pubblico ministero, Vittorio Ranieri Miniati, ha disposto l’autopsia che servirà non soltanto ad arrivare a un’identificazione definitiva, ma anche a stabilire l’esatta causa della morte.
Sul movente del delitto, invece, le ipotesi sono diverse: è molto probabile che a a far scattare la violenza siano stati motivi personali, una lite degenerata nel sangue, ma non si esclude che l’aggressione possa essere legata allo spaccio di droga.
