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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Pestaggio sul bus a Caricamento, ridotte le pene degli aggressori

Condanne diminuite in appello per due dei ragazzi che nel luglio del 2015 ridussero in fin di vita un 43enne su un mezzo della linea 1

Pene ridotte in appello per due degli studenti accusati di avere picchiato e mandato in coma un barista 43enne su un bus della linea 1 al capolinea di Caricamento: nel secondo grado del processo, i giudici hanno ridotto a 3 anni e 5 mesi e a 2 anni e 6 mesi le condanne nei confronti di L.G., 20 anni, e del coetaneo F.B., che in primo grado erano invece stati condannati entrambi a 4 anni e 4 mesi di reclusione.

Il giudice ha dunque accolto la richiesta di concordato avanzata dagli avvocati dei due giovani, mentre un terzo complice, all’epoca dei fatti minorenne, sta affrontando il processo davanti al tribunale dei Minori. Assolte invece le due ragazze che la notte del 14 luglio 2015 erano presenti al momento del pestaggio, mentre per l’autista del bus, accusato di omissione di soccorso per non avere chiamato i soccorsi, è stato disposto l’affidamento in prova ai servizi sociali. Nel corso dell’udienza gli avvocati dei due giovani hanno ricordato che la famiglia di uno dei due aveva già corrisposto un risarcimento di 30mila euro alla vittima.

I fatti

Nella notte tra il 14 e il 15 luglio del 2015 M.N., barista 43enne, era salito su un bus della linea 1 in piazza Caricamento insieme con un amico inglese per tornare a casa dopo il turno di lavoro in un locale del centro storico. Sul mezzo era salito anche un gruppetto di ragazzi, con cui era scoppiata una lite rapidamente degenerata in violenza: il barista era stato preso a pugni e calci, e aveva fatto appena in tempo ad arrivare a casa prima di correre in ospedale, dove era stato ricoverato e sottoposto d’urgenza a un intervento chirurgico alla testa. 

L’uomo era quindi rimasto in come per diversi giorni, e ancora oggi sta affrontando un difficile percorso di riabilitazione fisica e psicologica. I ragazzi si sono sempre difesi sostenendo di essersi accaniti sulla vittima a causa di un apprezzamento rivolto a una delle amiche che erano con loro sull’autobus.

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