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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Risse, suicidi e contrabbando, la denuncia della penitenziaria: «Le carceri liguri sono ko»

Il Sappe lancia l'allarme dopo gli episodi dei giorni scorsi avvenuti tra Marassi, Sanremo e La Spezia. Martedì sequestrati alcuni telefonini in cella

Ancora un sequestro di telefonini illegali nel carcere di Marassi, trovati dagli agenti della polizia Penitenziaria durante una serie di controlli nelle celle: soltanto la punta dell’iceberg di una serie di criticità che hanno messo le carceri liguri “ko”, come denunciato dal segretario regionale del Sappe, Michele Lorenzo.

Lorenzo fa riferimento in particolare alle emergenze cui si è dovuto far fronte nelle ultime settimane nei penitenziari liguri, dal suicidio avvenuto a Marassi (a togliersi la vita un 31enne di origini senegalesi, arrestato nell’ambito di un’operazione contro lo spaccio in centro storico) ai due della Spezia passando per una rissa tra detenuti e il ferimento di un agente avvenuti nel carcere di Sanremo.

«Se lasciata esercitare, la polizia Penitenziaria riesce a contrastare i traffici illeciti, ma per fare questo è necessario che si ragioni di più sul concetto “garanzia della sicurezza” sottovalutato e sottodimensionato sia a Marassi sia nelle restanti carceri liguri - fa sapere il Sappe in una nota - In questo caso si tratta di telefonini, ma allo stesso modo potrebbero entrare anche oggetti ben più pericolosi. Gli episodi degli ultimi giorni sono solo uno spaccato della quotidianità delle carceri liguri, che ormai sono nella confusione totale».

Per il Sappe, le soluzioni al problema sarebbero “l’alternanza  dei direttori e dei comandanti che occupano la stressa sede da più di dieci anni: ricordiamo che il direttore di Sanremo è li da quasi 30 anni; è indispensabile - ha aggiunto Lorenzo - che venga maggiormente utilizzata la polizia Penitenziaria nei compiti direttamente connessi con la sicurezza dotandola di idonei strumenti e preparazione specifica per sopperire alle esigenze penitenziaria; un aumento d’organico utile per garantire maggiore presenza nei turni di servizio che, oggi, sono di poche unità. Utile anche intervenire sulla presenza di detenuti psichiatrici ristretti nelle carceri liguri con la possibilità di essere curati in strutture diverse da quelle carcerarie».

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