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Cronaca Sampierdarena / Via Antonio Cantore

Sampierdarena, una notte senza la rampa di via Cantore. I residenti: «Test insensato»

Dalle 21 di martedì 20 marzo alle 6 di mercoledì 22 l'accesso alla Sopraelevata a Sampierdarena sarà consentito soltanto da via Milano. E i residenti annunciano la protesta in strada

Inizia alle 21 di martedì 20 marzo (e non lunedì, come annunciato in precedenza dal Comune) per concludersi alle 6 di mercoledì la sperimentazione notturna legata all’imminente abbattimento della rampa di via Cantore, a Sampierdarena, un intervento duramente contestato dai residenti a causa delle conseguenze che avrà sul quartiere.

Martedì sera la rampa verrà chiusa per testare l’impatto che la sua assenza avrà sulla circolazione, lavori previsti nel più ampio quadro di risistemazione del nodo di San Benigno: in nottata verranno sistemati i cartelli stradali che avvisano della chiusura e modificati i tempi dei semafori per adeguarli alla nuova viabilità, un test che secondo i residenti, proprio perché fatto in notturna, non potrà fornire una previsione affidabile dell’impatto che l’abbattimento avrà sul quartiere.

Dal punto di vista della mobilità, infatti, a subire la maggior parte delle conseguenze saranno proprio i residenti di Sampierdarena, che non potranno più accedere alla Sopraelevata da via Cantore, ma dovranno allungare il percorso sino a via Milano. Con inevitabile appesantimento del traffico in zona: «Siamo nettamente contrari all’abbattimento, come più volte abbiamo detto - ha confermato Gianfranco Angusti, presidente delle Officine Sampierdarenesi - Non è soltanto inutile, ma anche fortemente penalizzante. Genererebbe più problemi rispetto a quelli che andrebbero risolti, e la scelta di effettuare questa fantomatica sperimentazione durante la notte fa già capire che il Comune non ha la minima idea di come gestire la risistemazione dell’intero nodo di San Benigno e della viabilità».

Il problema principale, sottolineano le Officine, è che tutti gli interventi mirati ad alleggerire e rendere più fluido il traffico nel ponente cittadino si scontrano inevitabilmente contro l’assenza di interconnessioni con il porto: «I collegamenti diretti con il casello autostradale di Genova Ovest e l’allargamento di lungomare Canepa non tengono conto del fatto che non è previsto alcun progetto per collegare le nuove infrastrutture al porto - sottolinea Angusti - Per questo prima di procedere con l’abbattimento è necessario rivedere l’intero progetto, convocando un tavolo cui prendano parte rappresentati del Comune, della Società Autostrade e dell’Autorità Portuale. 

Altro nodo da sciogliere è quello del traffico dei mezzi pesanti: privi di un collegamento con il porto, i tir verranno fatti entrare dal varco di San Benigno e uscire da quello di ponte Etiopia, una soluzione «insensata», sottolinea ancora Angusti, che annuncia una mobilitazione da parte del quartiere: «Eravamo già scesi in strada nel 2016, e abbiamo intenzione di tornarci con un nuovo presidio per difendere la rampa e chiedere maggiore attenzione al quartiere e alla sua vivibilità».

Le modifiche previste per la sperimentazione

In occasione della sperimentazione di martedì 20 marzo, l’accesso alla Sopraelevata direzione levante sarà consentito soltanto attraverso la rampa proveniente dalla rotatoria di via Milano/Cantore/Francia. Chiusi quindi tutti gli altri accessi dall’autostrada, dal ponte elicoidale e da via Cantore, sino alle 6 di mercoledì mattina.

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