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Cronaca

Cantautori nelle scuole: da lunedì si studia De Andrè, Paoli, Fossati, Tenco, Lauzi e Bindi

Al via il progetto realizzato dall'assessorato all'istruzione della Regione Liguria con i teatri Stabile e Politeama Genovese e la Direzione scolastica regionale

Parte il progetto "Cantautori nelle scuole": si inizia lunedì 19 settembre al liceo Cristoforo Colombo, poi negli istituti Paul Klee, Deledda, D’Oria, Vittorio Emanuele II-Ruffini e Vittorino da Feltre-Bernini

Portare tra i banchi di scuola i grandi artisti liguri, molti genovesi di fatto o d'adozione, che hanno fatto la storia della canzone d’autore, facendone materia di studio con una serie di “lezioni” in aula e premiando gli studenti che si distingueranno con gli elaborati migliori. L’iniziativa prende il via in questo anno scolastico in sei istituti secondari superiori di Genova. 

Nomi che hanno fatto la storia della musica italiana saranno materia di studio, anche se in via sperimentale: Fabrizio De Andrè, Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Ivano Fossati, Gino Paoli, Umberto Bindi. «Abbiamo studiato questo progetto - ha spiegato l’assessore all’Istruzione, Formazione e Politiche Giovanili di Regione Liguria Ilaria Cavo - insieme a un gruppo di docenti, artisti, critici musicali per inserire nei percorsi scolastici lo studio di quanto di poetico e artistico si trova nei testi delle più belle canzoni d’autore del Novecento in Liguria. Tutto è iniziato l’anno scorso durante l’esperienza ligure a Expo Milano nel corso di una serata dedicata alla figura di Fabrizio De Andrè: è nata così la proposta di portare la sua arte tra i ragazzi, per fare in modo che, per le nuove generazioni, il suo ricordo diventasse memoria. Oggi quella promessa viene mantenuta attraverso un progetto più ampio e organico che coinvolge la direzione regionale scolastica e le principali istituzioni culturali cittadine». 

Il primo incontro, intitolato Anime Salve. Vent’anni dopo, si svolgerà il 19 settembre al liceo Colombo e sarà dedicato al tredicesimo e ultimo album registrato in studio da Fabrizio De André, pubblicato in quello stesso giorno del 1996 dalla BGM Ricordi. L’album ottenne la Targa Tenco 1997 e debuttò direttamente al primo posto della classifica ufficiale degli album più venduti in Italia, raggiugendo anche la certificazione di triplo disco di platino. A parlarne con i ragazzi saranno Dori Ghezzi e i critici nazionali Renato Tortarolo (Secolo XIX), Marco Ansaldo (La Repubblica) e Paolo Giordano (Il Giornale). 
A seguire, il 22 settembre nell’aula magna del liceo D’Oria, Ivano Fossati terrà una lectio magistralis sul tema La costruzione di una canzone, partendo da ‘La costruzione di un amore’, brano scritto dallo stesso Fossati per Mia Martini nel 1978 e poi interpretata anche da altri artisti tra cui Ornella Vanoni e Noemi
Al termine del ciclo di lezioni in aula, tra gennaio e febbraio i ragazzi si cimenteranno in una verifica sui testi analizzati, potranno scegliere una canzone e decidere di: tradurla in un’altra lingua (per vedere, per esempio, se le parole di Marinella tradotte in spagnolo possono avere la stessa forza evocativa), preparare un commento linguistico-letterario, oppure elaborare un disegno ispirato al testo. Seguirà, in primavera, la premiazione di sei studenti, uno per scuola, i cui elaborati saranno giudicati i migliori da una commissione composta dai tre critici nazionali. Il premio sarà un abbonamento al Politeama Genovese per la stagione 2017/2018 e un abbonamento alla stagione di Drammaturgia contemporanea del Teatro Stabile di Genova per l’estate 2017. 

«Per la prima volta – ha affermato Dori Ghezzi - questo progetto riconosce che le canzoni di Fabrizio sono un patrimonio della cultura italiana. Ancora oggi i giovani vivono attraverso la sua musica, la conoscono molto bene e quindi è giusto che sia finalmente consacrata come fatto storico tangibile, vero. Singolarmente c’è chi ha realizzato la Fondazione e chi ha cercato di proteggere questo patrimonio, ma si tratta di casi sporadici. Ben venga quindi questo progetto perché ci aiuta a renderci conto del fatto che globalmente abbiamo un patrimonio con una grande forza». «A me non interessa ripercorrere la storia della musica o della canzone d’autore genovese - ha detto il critico Renato Tortarolo - Se Anime Salve è stato un grande album, e lo è stato, se ha dei limiti o se è stato superato dai tempi è giusto scoprirlo insieme ai ragazzi, partendo da un presupposto: è vero che esiste la trasmissione della memoria tra generazioni ma è anche vero che la musica è talmente frammentata, in questo momento, che bisogna anche saper mettere i cantautori nella giusta prospettiva. La canzone d’autore rappresenta un certo passato e bisogna portarlo nel presente, senza enfasi o retorica».

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