Tre rapine in una notte, arrestata baby gang
Quattro ragazzi poco più che maggiorenni sono stati arrestati dalla polizia per aver aggredito e rapinato tre coetanei nella zona della stazione Brignole
Quattro giovani, tre italiani e un cittadino del Bangladesh di età compresa tra i 18 e i 21 anni, sono stati arrestati dalla polizia per il reato di rapina aggravata continuata in concorso. La notte fra domenica 23 e lunedì 24 dicembre 2018, le volanti della questura e del commissariato Centro sono intervenute in via Fiume dove un ragazzo era stato rapinato in strada da due persone.
La vittima ha raccontato di essere stata malmenata e minacciata con un oggetto appuntito da due giovani, uno italiano e uno straniero, che lo hanno rapinato del telefono cellulare e del denaro che custodiva nel portafoglio. Sul posto i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato un cacciavite, abbandonato dai rapinatori prima della fuga.
Alcuni minuti più tardi sono arrivate le segnalazioni di altre due rapine commesse in sequenza da due giovani, la cui descrizione corrispondeva a quella degli autori della prima rapina, accompagnati questa volta da due ragazze che hanno avuto parte attiva nei reati. La sequenza degli episodi indicava che i quattro da via Fiume si erano spostati verso la stazione Brignole e da lì in direzione Sant'Agata.
Con l'intervento di altre due volanti, i fuggiaschi sono stati intercettati all'angolo tra via Canevari e corso Montegrappa, dove hanno tentato di disfarsi della refurtiva nascondendola sotto un'edicola. Gli agenti hanno recuperato due cellulari rapinati, restituiti poi ai legittimi proprietari in sede di denuncia, e sequestrato un piccolo armamentario fatto di tre cacciaviti, un coltello a serramanico, un coltello multiuso, una pinza, una chiave inglese e una pietra, per il cui porto sono stati tutti denunciati. Recuperata, inoltre, e restituita al proprietario, una banconota da 50 euro che una delle ragazze aveva nascosto nella cover del proprio smartphone.
Gli arrestati, tre dei quali con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, tutti residenti in provincia di Imperia, sono stati trasferiti nelle carceri di Marassi e Pontedecimo a disposizione dell'autorità giudiziaria.
