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Cronaca

"Botti" di Capodanno, chi dice no e chi invita al "buon senso"

Tra chi si schiera contro petardi e altri artifici pirotecnici, incubo per gli animali, ci sono Santa Margherita e Sestri Levante. Molti i sindaci che rimandano alla circolare della Prefettura

A pochi giorni dai festeggiamenti del Capodanno, sono moltissimi i padroni di cani e, in generale, di animali, che iniziano a temere per lo scoppio di petardi e in generale dei cosiddetti “botti” che per gli amici a quattro zampe (ma anche per anziani e bambini) tramutano le feste in veri e propri incubi.

A dettare le linee guida per l’accensione di petardi e fuochi d’artificio, in un’ottica di sicurezza, è la Prefettura, che ha inviato una circolare in cui invita a «un uso consapevole degli articoli pirotecnici» in occasione delle festività natalizie e di Capodanno. 

In particolare, la circolare si rivolge ai sindaci chiedendo loro di assicurarsi che i cittadini limitino al massimo l’utilizzo dei botti, privilegiando invece «l’impiego di prodotti meno invasivi e pericolosi, come per esempio i giochi di luce che producono effetti scenici gradevoli e meno dirompenti». Lo stesso concetto che era alla base della proposta che la consigliera M5S del Comune di Genova, Maria Tini aveva portato in consiglio comunale qualche settimana fa, e che era stata però bocciata.

A livello generale, la richiesta della Prefettura è comunque quella di assicurarsi che i cittadini evitino di accendere fuochi e petardi «nei luoghi di aggregazione, o comunque in tutti quelli affollati, nelle aree a rischio di propagazione incendi, nei pressi di ospedali, scuole, luoghi di culto, monumenti ed edifici di valenza storica, archeologica architettonica, naturalistica o ambientale».

Botti di Capodanno, ordinanze e inviti «al buon senso»

Un invito al buon senso, insomma, che alcuni sindaci hanno recepito come tale (la maggioranza) e che altri hanno invece declinato in apposita ordinanza, vietando i botti chi per determinate ore, chi per interi giorni. 

È il caso, per esempio, di Paolo Donadoni, sindaco di Santa Margherita Ligure, che ha firmato un provvedimento che vieta i “botti” su tutto il territorio comunale, sia in luoghi pubblici sia privati, il 31 dicembre e l’1 gennaio, e ancora di Valentina Ghio, sindaca di Sestri Levante, che ha istituito il divieto dalla mezzanotte del 30 dicembre a quella del 7 gennaio 2019 pena una multa che va dai 25 ai 500 euro. 

A Cogoleto, il sindaco Mauro Cavelli ha emanato un’ordinanza che vieta i botti con l’unica eccezione della finestra temporale che va dalle 23.45 del 31 all’una dell’1, invitando comunque alla prudenza nell’accensione: provvedimento simile a quello adottato dal sindaco di Bogliasco, Gianluigi Brisca, che ha istituito il divieto di botti nei giorni 31 e 1 salvo la fascia oraria compresa tra le 23 del 31 e le 2 del giorno 1.

Un appello al buon senso è arrivato invece dal sindaco di Rapallo, Carlo Bagnasco, che su Facebook ha chiesto di festeggiare «nel rispetto di tutti, persone (in particolare gli anziani) e animali, che purtroppo soffrono parecchio durante l'esplosione di petardi e affini», mentre diversi altri Comuni come Lavagna e Chiavari hanno rimandato alla circolare della Prefettura, che impone quantomeno di evitare l’accensione dei botti in luoghi di aggregazione e festeggiamento.

Botti vietati a Genova: tutte le modifiche e le informazioni utili 

Niente botti e fuochi artificiali a Genova. In occasione della notte di San Silvestro, l'amministrazione comunale ha richiamato tutti i cittadini al rigoroso rispetto delle norme per evitare danni alle persone e agli animali e garantire la sicurezza. Su tutto il territorio cittadino, dalle ore 20 del 31 dicembre alle ore 7 del 1° gennaio 2019, sarà quindi vietata la detenzione di ogni tipo di artificio pirotecnico e materiale esplodente in area pubblica e/o aperta al pubblico.

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