Smurano cassaforte con 50mila euro, ladri colti in flagrante
Per non dare troppo nell'occhio, i due, prima di uscire dall'appartamento, hanno indossato alcuni vestiti, rubati ai padroni in casa insieme a gioielli e preziosi
Ancora una volta una segnalazione di un cittadino ha permesso alla polizia di arrestare dei ladri. In manette sono finiti due georgiani, rispettivamente di 40 e 27 anni.
Poco prima delle ore 6 di domenica 20 agosto 2017 è giunta presso la sala operativa della questura la chiamata di un abitante di via dell'Arena a Borgoratti, che segnalava forti rumori provenire dall'appartamento del vicino, i cui proprietari erano temporaneamente assenti.
In seguito alla segnalazione sono state inviate due volanti dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. Queste ultime, attraverso un attento coordinamento, si sono avvicinate all'abitazione, impedendo di fatto ogni via di fuga dei malviventi. Gli agenti hanno individuato i due ladri proprio nell'atto di uscire dall'edificio in cui si trova l'appartamento indicato con al seguito, rispettivamente, una borsa e un sacchetto.
Nel tentativo di giustificarsi, i due hanno dichiarato di essere turisti, ma gli immediati accertamenti degli operatori delle volanti hanno permesso di appurare che all'interno della borsa vi era una cassaforte appena smurata, contenente preziosi, orologi e contanti per un valore complessivo di circa 50mila euro.
All'interno della borsa e del sacchetto sono stati trovati anche arnesi atti allo scasso, nonché, altra refurtiva fra cui orologi, occhiali da sole e altri oggetti, trafugati all'interno dell'appartamento appena visitato, per un valore complessivo di circa tremila euro.
Poco distante dalle pertinenze dell'edifico è stata individuata l'autovettura utilizzata dai malviventi, una Mercedes Classe C intestata a uno dei due, che è stata posta sotto sequestro insieme a tutta la refurtiva. I successivi accertamenti hanno messo in evidenza come i ladri avessero anche trafugato dall'appartamento abiti dei proprietari e li avessero indossati in occasione dell'uscita dal palazzo, cambiandosi i vestiti con cui vi avevano fatto ingresso, presumibilmente per rendere ancor più difficoltoso il loro eventuale rintraccio.
Alla luce di tutti gli elementi emersi, i due georgiani sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Marassi.
