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Cronaca Borgoratti / Via Timavo

Bocconi avvelenati, muore un altro cane a Borgoratti. E scatta l'allarme

Terzo episodio nel giro di poche settimane, e tra i residenti sale la preoccupazione. Le segnalazioni su esche e spugne fritte, intanto, si moltiplicano in molte zone della città

Ancora allarme a Borgoratti per i bocconi avvelenati e le spugne fritte lasciate in strada: le cosiddette “esche avvelenate” domenica mattina hanno causato la morte di un altro cane, un bassotto che ha avuto la sfortuna di mangiarne una e che non è sopravvissuto all’intossicazione.

Stando a quanto riferito sui social network, sfruttatissimo dai padroni e amanti dei cani per diffondere l’allarme, il cagnolino avrebbe ingoiato l’esca durante una passeggiata con la padrona da via Posalunga a via Timavo: tutti inutili, purtroppo, i tentativi di salvarlo, e l’animale sarebbe morto dopo poche ore di agonia.

«Prestate la massima attenzione a ciò che vedete a terra», è l’appello lanciato sulla pagina Facebook “Sei di Borgoratti se…”, dove i membri del gruppi hanno sottolineato come nelle ultime settimane siano arrivate segnalazioni non soltanto in zona Timavo-Posalunga, ma da molti altri quartieri della città, da Marassi a Manin passando per Albaro, Quezzi, SAn Fruttuoso e San Martino, dove a fine giugno un cane è morto dopo avere ingoiato alcune polpette avvelenate, che insieme con le spugne fritte (ingoiate dal cane si gonfiano nello stomaco e spesso provocano la morte) sembrano essere diventate insidie sempre più frequenti per gli amici a quattro zampe.

Da qui l’idea, lanciata proprio sui social network, di organizzare ronde notturne per vigilare sui quartieri e individuare chi, approfittando del buio, dissemina bocconi mortali sulle strade: la speranza è che un controllo costante del territorio da parte dei residenti possa impedire altri tragici episodi.

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