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Follia al casello di Bolzaneto: blitz al campo nomadi, arrestato un 21enne

La misura cautelare è stata eseguita nei confronti del solo 21enne poiché sul suo conto sono emersi precisi elementi in ordine alle gravi lesioni provocate al più anziano dei due uomini

Questo pomeriggio i militari del comando provinciale carabinieri di Genova hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Massimo Cusatti, su richiesta del pubblico ministero Luca Scorza Azzarà, nei confronti di un 21enne, domiciliato presso il campo nomadi di Bolzaneto, ritenuto responsabile di lesioni personali gravi nei confronti del pensionato di 63 anni, che il 6 gennaio è stato ricoverato con prognosi riservata e in pericolo di vita presso l'ospedale San Martino.

Quel giorno, intorno alle 18.20 nei pressi del casello autostradale di Bolzaneto, due automobilisti furono aggrediti per futili motivi legati alla guida da un gruppo di soggetti, poi dileguatisi a bordo di due autovetture Audi. A seguito dell'aggressione il più giovane riportò lesioni giudicate guaribili in 10 giorni, mentre il più anziano venne trasportato e poi ricoverato in gravissime condizioni presso l'ospedale San Martino poiché, colpito da diversi pugni, era caduto sbattendo violentemente la nuca a terra.

I carabinieri, nel ricostruire compiutamente l'aggressione, hanno denunciato all'autorità giudiziaria cinque persone, tutti appartenenti alla comunità sinti e domiciliati presso il campo nomadi di Bolzaneto. Si tratta di tre uomini, che hanno preso parte all'aggressione - per lesioni personali aggravate e violenza privata - e due donne - per favoreggiamento personale - poiché, presenti sul luogo dei fatti, hanno fornito agli inquirenti versioni incongruenti, parziali e smentite dagli accertamenti.

La misura cautelare è stata eseguita nei confronti del solo 21enne poiché sul suo conto sono emersi precisi elementi in ordine alle gravi lesioni provocate al più anziano dei due uomini.

I militari, con l'ausilio di personale della compagnia di intervento operativo del quarto battaglione Veneto, nonché con il supporto aereo di un velivolo dell'elinucleo carabinieri di Villanova d'Albenga, hanno inoltre eseguito perquisizioni all'interno del campo nomadi, rinvenendo utile materiale probatorio.

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