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Cronaca

BerioCafè, polemiche dopo il cambio di gestione e spunta anche un'inchiesta

L'ex gestore Paolo Vanni con un post su Facebook ha criticato il comportamento dell'amministrazione comunale

Continuano le polemiche dopo il cambio di gestione del BerioCafè, locale molto amato dai genovesi e dagli studenti grazie ai 12 anni di gestione di Paolo Vanni e Berio Ristorazione, non solo per la qualità del servizio e l'ambiente familiare, ma anche grazie ai progetti sociali e ricreativi legati all'attività di ristorazione.

Cambio di gestione con polemiche

E proprio l'ex gestore Paolo Vanni, con una nota su Facebook, ha ricostruito la cronistoria dell'intera vicenda arrivando alla data di chiusura legata alla fine del contratto di gestione (il 31 luglio) e fino ai giorni scorsi, attaccando l'amministrazione pubblica per alcuni comportamenti non troppo trasparenti con una diatriba sul possesso di alcuni macchinari di Vanni che, secondo l'amministrazione comunale sarebbero invece diventati di proprietà della civica amministrazione.

La cronistoria di Paolo Vanni

Scrive Vanni: «1) 11 luglio in seduta pubblica viene stillata la graduatoria finale delle due ( 2 ) aziende ammesse alla procedura di gara. 2) Risulta prima la azienda Ristobest a seguito di una offerta a rialzo con un incremento del 121%. 3) L'offerta è considerata anomala e la responsabile del procedimento avvia la verifica di congruità rispetto all'importo offerto. 4) Il 31 luglio viene concluso l'esame di congruità e la responsabile del procedimento conferma la regolarità della offerta. 5) il 2 agosto la responsabile firma la delibera di aggiudicazione a ristobest. 6) il 4 agosto viene comunicato che dobbiamo traslocare immediatamente lasciando il locale libero il giorno 10 agosto 
(sino a lunedi 31 luglio avevamo svolto regolare servizio incluso quello di cucina). 7) il 7 agosto avviamo l'imballaggio e spostamento delle attrezature e macchine. Lo stesso giorno tre funzionari del Comune ,che piantovano il locale, ci mostrano un elenco di attrezzature che non possono essere ritirate in quanto diventate dal 31 luglio di proprietà della Civica amministrazione. 8) terminiamo lo smontaggio e imballaggio lasciando merci , arredi ect all'interno chiedendo documentazione che comprovi la situazione di acquisizione da parte del Comune. Il trasloco viene sospeso e riinviato a dopo ferragosto in attesa di risposte e chiarimenti. 9) il 16 agosto alle ore 17 ci viene intimato l'immediato trasloco per lasciare libero il locale il giorno 18, concedendoci 24 ore per orhanizzare il tutto. Nel contempo viene ribadito che tutte le attrezzature di cucina sono diventate di proprietà del Comune. 10) il 21 agosto alle ore 12 ci viene comunicato che il locale verrà liberato "di forza" il giorno 22 agosto e i beni trasportati con destinazione a noi sconosciuta con spese di trasporto e immagazzinaggio a nostro carico .
Questo è il comportamento dei dirigenti della amministrazione pubblica della città di Genova dopo dodici anni di lavoro all'interno della Biblioteca Berio».

Inchiesta in Procura

E nelle ultime ore è rimbalzata in città anche la notizia, riportata dall'edizione genovese di Repubblica, dell'apertura di un'inchiesta da parte della Procura per far luce su alcuni aspetti poco chiari nella procedura che ha portato al cambio di gestione del locale. Un'inchiesta partita da un esposto presentato dai legali dell'ex gestore e legata sia alla proposta economica effettuata dalla ditta che ha poi vinto la gara che al ruolo avuto da due commercialisti che avrebbero lavorato sia con Vanni che con un'azienda che detiene alcune quote della ditta che si è poi aggiudicata la gestione del locale. 

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